venerdì 15 luglio 2011

Cuando calienta el sol...



Siamo in piena estate, il tempo della "mietitura di Satana". La seconda lettura dell'Ufficio (secondo il Rito Monastico) di oggi 15 luglio ci dà qualche utile indicazione nel caso in cui qualcuno di noi fosse ancora schiavo del peccato...

* * *

Dalle "Catechesi" di san Cirillo di Gerusalemme, vescovo (1, 2-3. 5-6)

Convèrtiti nel tempo favorevole

Mediante la fede, chiunque di voi fosse ancora
schiavo del peccato si disponga presto alla
rigenerazione che lo libererà e ne farà un figlio adottivo
di Dio. Deporrà così la pessima servitù del peccato ed
entrerà in possesso beatissimo dello stato di servo del
Signore e quindi di erede del regno dei cieli. Con la
confessione dunque, come sta scritto, spogliatevi
dell’uomo vecchio che si corrompe seguendo le passioni
ingannatrici, e rivestitevi dell’uomo nuovo che si rinnova
nella misura che gli dà la conoscenza del Creatore.
Cercate con la medesima fede la caparra dello Spirito
Santo, che vi assicura l’ingresso e l’accoglienza nelle
dimore eterne.
Accostatevi quindi per ricevere il mistico sigillo col
quale potrete vedere il Signore. Entrate come pecorelle
spirituali del santo gregge di Cristo, per poter infine
essere collocate alla sua destra ed ereditare la vita che
egli vi ha preparata. Allora toccherà andare da sinistra a
quanti saranno rimasti con gli abiti ruvidi del peccato,
non avendo raggiunto questo traguardo, la grazia della
rigenerazione che Dio elargisce per mezzo del Cristo
attraverso il battesimo, rigenerazione non secondo la
carne ma secondo lo spirito, dell’anima: dai genitori
visibili per generazione abbiamo il corpo, dallo Spirito
mediante la fede siamo rigenerati nell’anima.
Esso spira dove vuole. Lo sentirai quando sarai
stato trovato senza ipocrisia, di coscienza pura, degno di
ascoltare quelle parole: «Vieni, è tempo, servo buono e
fedele».

Se qualcuno dei presenti fosse venuto per
soddisfare una certa sua curiosità, solo per un’esperienza
della grazia che qui si riceve, sappia che s’inganna e non
conosce davvero quale potere essa ha. Accostati con
animo semplice, o uomo, a Colui che scruta le reni e i
cuori!
È il Signore infatti che chiama le anime a seguirlo
sotto le sue insegne! Egli scruta le intenzioni delle volontà
come fanno coloro che nel reclutare i soldati d’un esercito
esaminano l’età e il fisico. Se Dio vede che un’anima
nasconde ipocritamente altro proposito, la scaccia come
non adatta all’esercito della verità. Se ne giudica degni i
propositi è pronto ad elargire la sua grazia, ma non dà
le cose sante ai cani! Serba invece il meraviglioso sigillo
di salvezza, che i demoni paventano e cui danno credito
gli angeli, per coloro che vede mossi da retta coscienza.
Al vedere il sigillo spirituale di salvezza, i demoni
scacciati volgono in fuga e gli angeli ne sono attratti: è ad
essi familiare per la loro natura.
Quanti dunque vogliono riceverlo ne debbono avere
la relativa intenzione. Per essere fedele occorre la
cooperazione della volontà, tanto necessaria quanto lo è
per chi scrive la penna e per l’arciere la mano.
(...)
Quello di oggi è il tempo della confessione.
Disponiti dunque in questo tempo propizio a confessare
i peccati che hai commesso in parole e opere, sia di notte
che di giorno, e ne godrai in cielo nel giorno della
salvezza il frutto prezioso.

Non dimenticare le istruzioni che ascolti, perché sono
parole non solo da sentire ma soprattutto da testimoniare
come segno del tuo ascolto nella fede. Libera il tuo
spirito da ogni altra preoccupazione, perché si tratta
della tua salvezza; le cose del mondo da cui ti estranei
del tutto hanno ben poca importanza rispetto al grande
dono che il Signore sta per elargirti: metti da parte le
cose presenti e abbi fede in quelle future! Hai trascorso
tanti periodi della tua vita senza darti tregua tra i vani
affari del mondo, e non vorrai concederti una tregua
per pensare all’anima? Lo dice la
Scrittura: «Fermatevi e sappiate che io sono Dio».
Evita di parlare di tante cose inutili, non mormorare
né ascoltare con piacere quelli che sparlano, ma sii
sempre più disponibile per la preghiera. Dimostra
nell’ascesi il vigore del tuo spirito. Purifica il ricettacolo
del tuo cuore perché possa meglio ottenere e trattenere
la grazia; poiché la remissione dei peccati è data in
misura uguale a tutti, ma la comunione dello Spirito Santo
viene partecipata a ciascuno nella misura dello spirito di
fede. Se poco è il tuo impegno, scarso sarà il raccolto;
se molto è il lavoro, abbondante sarà la mercede: corri
per tuo vantaggio, bada a ciò che ti conviene scegliere.

Perdona se hai qualcosa contro qualcuno. Dal
momento che anche tu vai per ricevere il perdono, non
puoi assolutamente non perdonare chi ti ha offeso. Con
quale faccia diresti al Signore: «Perdonami le molte mie
colpe», se non perdoni le poche del tuo conservo?
Sarai assiduo alle adunanze non solo in questo
tempo in cui il clero ti richiama all’attenzione, ma anche
dopo che avrai ricevuto il mistero di grazia. Se infatti è
lodevole farlo prima, non lo sarà altrettanto dopo? Se
prima dell’innesto ti assicuri irrigando e lavorando la terra,
dopo la piantagione non farai altrettanto e meglio?
Alimenta quindi la tua anima con le divine letture, mensa
spirituale che il Signore ti ha apprestata, cantando anche
tu col Salmista: «Il Signore è mio pastore, non manco di
nulla: su terreni erbosi mi ha fatto abitare, mi ha nutrito
lungo acque tranquille e ha convertito l’anima mia». Ne
gioiranno con te anche gli angeli; e il grande Pontefice,
Cristo, accogliendo il vostro buon proposito vi presenterà
tutti al Padre, dicendo: «Eccomi con i figli che il Padre mi
ha dati». Vi custodisca tutti lui nella sua grazia, perché a
lui sia gloria per gli infiniti secoli dei secoli. Amen.