mercoledì 27 luglio 2011

Di notte, preferibilmente a letto...



Per questa sera..
Commentando il Salmo 118, Ambrogio rappresenta la voce di tutta la Chiesa, di tutti noi che facciamo fatica ad andare avanti, spesso anche solo a mantenerci in piedi e non precipitare. Diamo la colpa ai problemi che ci affliggono, alla salute che non c'è o ai soldi che non bastano mai... Invece proprio allora...

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Ascolta la voce della Chiesa che cerca Cristo anche nella notte: "Nel mio letto notti e notti ho cercato l'amato del mio cuore...", dice il Cantico. Interpreta alla lettera. Ha c ercato notti e notti pregando, supplicando, lamentandosi fino alle lacrime. Ha cercato notti e notti perchè l'Amato si è circondato di tenebre per nascondersi, perchè noi imparassimo a cercarlo con maggior fervore... Ha cercato notti e notti, nelle persecuzioni e nelle difficoltà, nelle sofferenze e nelle dure fatiche. E' notte per tutti quelli che stanno vivendo un momento difficile. Perciò dice Cristo: "Verrà la notte, quando nessuno può agire, ma finchè sono nel mondo, io sono la luce di questo mondo" (Gv. 9, 4-5). Non agiamo dunque nelle tenebre. Se le nostre opere risplendono, è perchè non agiamo nelle tenebre ma si trova nella luce di Dio colui al quale Cristo è vicino. Non è gran cosa se si ringrazia il Signore quando ci si trova in una situazione favorevole e tutto va bene, ma tieniti attaccato a Cristo quando ti tormenta il persecutore, quando ti turba qualche tempesta. Hai perso un figlio? In quel dolore, in quella notte, in quella privazione ricordati del Signore Dio tuo, se non vuoi mostrarti ingrato quasi non fossi stato esaudito e finire così per peccare nella tua tribolazione. Sei stato mandato in esilio? Ricordati del Signore Dio tuo per non anteporre all'amore per Dio la patria in cui ti è proibito vivere. Hai perso i tuoi beni ad opera della prepotenza di qualche ricco? Ti manca il necessario? Ricordati del Signore Dio tuo, perchè la notte della miseria non ti separi dall'attaccamento al Signore. Questo è il comandamento della Legge: che tu nella notte cerchi ancora di più, perchè tu possa dire, quando sarai stato esaudito dal Signore: "Nella tribolazione ho invocato il Signore ed Egli mi ha esaudito ampiamente" (Sal. 118, 5).
Ambrogio di Milano, Commento al Salmo 118, 7, 33-34