venerdì 27 gennaio 2012

Le celebrazioni del Direttorio Catechetico del Cammino Neocatecumenale

 


 


Il Cardinale Antonio Canizares è recentemente intervenuto sulla stampa a proposito del Cammino Neocatecumenale:
Venerdì scorso 20 gennaio, a Roma, il Papa Benedetto XVI ha ricevuto in udienza 7000 membri del Cammino Neocatecumenale. E’ stato un incontro stupendo come un’aria fresca in tempo di siccità. Solo la fede vissuta in profonda comunione ecclesiale con Pietro, con il suo successore, il Papa, può provocare un’esperienza simile, tanto gratificante quanto stimolante.

Si è data lettura del Decreto per l’approvazione delle celebrazioni del Cammino Neocatecumenale contenute nel “Direttorio catechetico” del Cammino Neocatecumenale, sono state inviate, insieme a molti sacerdoti, molte famiglie, che hanno lasciato tutto per la missione in luoghi in cui non è facile predicare il Vangelo.
Il Papa, con una grande gioia che non è riuscito a nascondere, ha parlato del significato dell’incontro, della missione, del seguire Gesù Cristo, del vero significato e spirito della liturgia e, infine, benediceva le famiglie e i sacerdoti in missione, ai membri, responsabili, catechisti e fondatori del Cammino Neocatecumenale, Kiko e Carmen.
C’è stata una particolare attesa: l’approvazione, tanto desiderata, delle celebrazioni, non liturgiche, che segnano le diverse tappe del Cammino dell’iniziazione cristiana.
Indubbiamente il Cammino Neocatecumenale è una delle nuove realtà ecclesiali, emerso ai margini del Concilio Vaticano II, per promuovere una nuova evangelizzazione del nostro mondo e rinnovare l’iniziazione cristiana, tanto urgente quanto necessaria. Penso che sia una delle iniziative più notevoli e diffuse, ispirata dallo Spirito Santo nella Chiesa, che risponde sia alla naturalezza, sia alle esigenze dell’iniziazione cristiana, come alla necessità imperativa e urgente di rinnovare, promuovere e rafforzare, con forza e identità, una nuova pastorale di questa Iniziazione cristiana, sia per i provenienti dal paganesimo, sia per i già battezzati, non sufficientemente formati, avendo una cura completa per tutti quegli elementi che, presi insieme, integrano una vera Iniziazione cristiana di carattere catecumenale, secondo le linee guida e le direttive emanate dalla Chiesa nel Concilio Vaticano II, e nel magistero e nelle disposizioni successive della Chiesa.
Nel Cammino Neocatecumenale si percepisce la convinzione che il catecumenato è parte dell’essenza stessa del battesimo, il suo cuore, fondamentale sia prima di ricevere il Battesimo, sia dopo la sua ricezione: è un cammino per vivere in conformità con ciò che significa e contiene il sacramento del battesimo.
La Parola di Dio, l’Eucaristia, il battesimo, ricevuto o da ricevere, e la comunità cristiana sono il nucleo stesso  di questo cammino di fede, che è accompagnato da celebrazioni non strettamente liturgiche in ciascuna delle sue fasi o tappe. L’Eucaristia domenicale, anticipata abitualmente il sabato pomeriggio nelle comunità neocatecumenali, è come “l’anima e la forza” di tutto il Camino.
La celebrazione, all’interno del proprio itinerario di queste comunità, dell’Eucaristia è svolta in maniera molto dignitosa e bella, con grande senso di fede, con spirito ecclesiale, liturgico e festivo, con un “profondo senso di mistero e di sacro “. La Parola di Dio e l’Eucaristia indicano la priorità di Dio, l’iniziativa di Dio e costituiscono la base e la fonte che danno vita, respiro e forza alle comunità, capacità, forza e libertà per testimoniare ed evangelizzare.
Davvero devo ringraziare Dio per questo dono che arricchisce la Chiesa, nata in Spagna, ma così ricca e così  presente nel mondo intero.
Cardinale Antonio Cañizares
Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti

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Con il Decreto dello scorso 20 gennaio, la Santa Sede ha approvato le celebrazioni contenute nel Direttorio Catechetico del Cammino Neocatecumenale.
Si tratta, in particolare, dei seguenti dodici riti, uno per ciascuna tappa di questo "itinerario di formazione cattolica valido per i tempi moderni" (Giovanni Paolo II).

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PRIME CATECHESI -  (Fase del Kerygma)

1. Rito della penitenziale. Accompagna la decima delle sedici catechesi introduttive. Il rito, molto dettagliato, precede e segue in forma comunitaria la confessione sacramentale individuale di ciascuno dei presenti. Per chi prosegue nel Cammino, tale rito sarà reiterato a cadenza mensile.

2. Consegna della Bibbia. Accompagna la quindicesima catechesi.

3. Rito del lucernario. Apre la "convivenza" di tre giorni che conclude le sedici catechesi introduttive. Altre celebrazioni della Parola ritmano questi stessi giorni e ritmeranno, settimanalmente, il prosieguo del Cammino.

PRECATECUMENATO

4. Primo scrutinio. Segna il termine di questa seconda fase, la cui durata è di almeno due anni.

PASSAGGIO AL CATECUMENATO

5. "Shemà". In ebraico: ascolta. È il rito che celebra l'accoglienza della Parola di Dio.

6. Secondo scrutinio.
Conclude il biennio di questa terza fase. Chi lo compie è invitato a dare un segno di rinuncia ai propri beni per amore a Gesù Cristo.

CATECUMENATO

7. Iniziazione alla Preghiera: Consegna del libro dei salmi.

8. Traditio Symboli: Consegna del "Credo"

9. Redditio Symboli.
Cioè la confessione pubblica della propria fede, davanti alla assemblea parrocchiale.

10. Consegna del Padre Nostro.
È il rito che introduce il terzo anno di questa quarta fase.

ELEZIONE

11. Libro della vita. Con l'iscrizione del proprio nome in questo libro, si aprono i due anni di questa quinta e ultima fase del Cammino.

12. Rinnovo delle promesse battesimali. È l'approdo del Cammino. Il rito è compiuto durante la Grande Veglia Pasquale, che si prolunga fino all'alba e si conclude con l'agape.