venerdì 30 marzo 2012

Il più grande spettacolo dopo il week-end




Domenica scorsa ero tra i 10.000 del Pala Trieste ad ascoltare la predicazione
fatta da Kiko Arguello, il Kerygma "sine glossa", come dicono i teologi. E' stato
 uno spettacolo, una Chiesa piena di giovani, entusiasti di essere i destinatari di una
grazia immensa: poter annunciare Gesù Cristo, dappertutto, in Cina o in Finlandia o
dovunque il Signore li chiamasse. Ringrazio davvero Dio di essere testimone di questo
tempo di "primavera cristiana". Il giorno successivo, lunedi scorso 27 marzo, lo stesso
Kiko è stato invitato dal Vescovo di Trieste a dare la testimonianza del suo personale
incontro con Cristo. Un incontro che da duemila anni cambia la vita. (*)
             Di seguito il video.
 

  (*): L'articolo seguente, a firma di don Ezechiele Pasotti, è tratto da: www.radiovaticana.org/it1/Articolo.asp?c=575677
Quasi 10.000 giovani provenienti da tutto il Nord Italia e da altri 10 Paesi d’Europa hanno animato il Palasport di Trieste, domenica scorsa 25 marzo, per dire tutta la loro gioia di esserci e di essere cristiani oggi. A riunirli è stato l’invito dell’Iniziatore del Cammino Neocatecumenale, Kiko Argüello, e del vescovo della diocesi di Trieste, mons. Giampaolo Crepaldi, per fare loro l’annuncio dell’amore del Signore e coinvolgerli nella missione della Chiesa oggi. Provenivano quasi tutti da famiglie del Cammino Neocatecumenale di varie regioni del Nord Italia (3.500 i giovani del Triveneto; 1.800 i giovani della Lombardia, insieme ad altri gruppi del Piemonte e Liguria, un gruppetto pure da Roma), poi numerosi erano i giovani croati e sloveni; c’erano giovani dalla Bosnia, Serbia, Macedonia, Austria, Germania, Polonia, Francia, con un gruppo dalla Finlandia. Kiko, come spesso fa in questi annunci, ha preso spunto dalla seconda Lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (5,14) per fare presente l’amore di Cristo che ci urge dentro a non vivere più per noi stessi, ma per Colui che è morto ed è risorto per noi, per lanciarci dentro questa società di oggi, così sola e spaventata, che fugge da tutte le parti, con milioni di aborti…, "soffocata dalla paura della morte, perché senza la vita divina dentro, per dare a questa generazione - ha detto Kiko - un nuovo annuncio di vita e di speranza: la vittoria di Cristo su ogni paura, sulla morte". Da parte sua mons. Crepaldi, ha ringraziato i giovani per la loro presenza in una città già testimone, come tutte le città di confine, di tanti conflitti e divisioni. "Già la sola vostra presenza - ha detto ai giovani - è una testimonianza che dà speranza alla nostra città, ci dà una bellissima lezione, perché va oltre tutte le divisioni: tutto è possibile con la forza dello Spirito Santo". E la risposta dei giovani non si è fatta attendere. Infatti, quando Kiko, quasi al termine dell’incontro, ha chiesto ai giovani di rispondere all’amore del Signore e al suo desiderio di evangelizzare questa nostra generazione, specialmente in Asia, in Cina, ben 120 ragazzi sono corsi verso il palco per ricevere la benedizione e dare il loro nome perché, dopo un tempo di discernimento, se la chiamata del Signore verrà confermata, possano essere preparati al sacerdozio. Anche un’ottantina di ragazze hanno offerto la loro risposta per servire la nuova evangelizzazione in Asia. Commovente è stato pure l’ultimo atto della giornata, quando Kiko ha chiesto ai giovani di accompagnare le “missio ad gentes” (gruppi di tre o quattro famiglie, con i loro figli, che formano una comunità di evangelizzazione, che fa presente la Chiesa in quartieri totalmente secolarizzati di varie città dell’Europa) con la preghiera quotidiana del Rosario dinanzi al SS.mo. Rosario e giovani sembrerebbero oggi incompatibili ma lo spettacolo è stato toccante: a decine sono accorsi – ragazzi e ragazze – per offrire la loro generosa preghiera al Signore.