domenica 28 aprile 2013

Cresime in Piazza San Pietro. L'omelia di Papa Francesco.




Cresime in Piazza San Pietro. L'omelia di Papa Francesco: "Rimanete saldi nel cammino della fede con la ferma speranza nel Signore. Qui sta il segreto del nostro cammino! Lui ci dà il coraggio di andare controcorrente"
[Text: Italiano, Français, English, Español, Português]
- "Vedete, la novità di Dio non assomiglia alle novità mondane, che sono tutte provvisorie, passano e se ne ricerca sempre di più".
- "Il cammino della Chiesa, anche il nostro cammino cristiano personale, non sono sempre facili, incontrano difficoltà, tribolazioni".
- "Cari amici, spalanchiamo la porta della nostra vita alla novità di Dio che ci dona lo Spirito Santo, perché ci trasformi".
Alle ore 10 di oggi, V Domenica di Pasqua, sul Sagrato della Basilica Vaticana, il Santo Padre Francesco celebra la Santa Messa per i Cresimandi e i Cresimati di tutto il mondo, giunti pellegrini a Roma in occasione dell’Anno della Fede, e amministra il Sacramento della Confermazione a 44 di loro. Al termine della Celebrazione Eucaristica, due cresimandi rivolgono un indirizzo di saluto e di ringraziamento al Santo Padre.
Testo dell'omelia. il segno (...) indica aggiunte del Santo Padre pronunciate a braccio. Testo ufficiale: italiano
Cari fratelli e sorelle! Carissimi cresimandi!Benvenuti ...
Vorrei proporvi tre semplici e brevi pensieri su cui riflettere.
1. Nella Seconda Lettura abbiamo ascoltato la bella visione di san Giovanni: un cielo nuovo e una terra nuova e poi la Città Santa che scende da Dio. Tutto è nuovo, trasformato in bene, in bellezza, in verità; non c’è più lamento, lutto… Questa è l’azione dello Spirito Santo: ci porta la novità di Dio; viene a noi e fa nuove tutte le cose, ci cambia. (...) Lo Spirito ci cambia! E la visione di san Giovanni ci ricorda che siamo tutti in cammino verso la Gerusalemme del cielo, la novità definitiva per noi, e per tutta la realtà, il giorno felice in cui potremo vedere il volto del Signore, (...) potremo essere con Lui per sempre, nel suo amore.

Vedete, la novità di Dio non assomiglia alle novità mondane, che sono tutte provvisorie, passano e se ne ricerca sempre di più. La novità che Dio dona alla nostra vita è definitiva, e non solo nel futuro, quando saremo con Lui, ma anche oggi: Dio sta facendo tutto nuovo, lo Spirito Santo ci trasforma veramente e vuole trasformare, anche attraverso di noi, il mondo in cui viviamo. Apriamogli la porta allo Spirito (...) , facciamoci guidare da Lui, lasciamo che l’azione continua di Dio, ci renda uomini e donne nuovi, animati dall’amore di Dio, che lo Spirito Santo ci dona! Che bello se ognuno di voi, alla sera potesse dire: oggi a scuola, a casa, al lavoro, guidato da Dio, ho compiuto un gesto di amore verso un mio compagno, i miei genitori, un anziano! Che bello sarebbe!  (...)
2. Un secondo pensiero: nella Prima Lettura Paolo e Barnaba affermano che «dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni» (At 14,22). Il cammino della Chiesa, anche il nostro cammino cristiano personale, non sono sempre facili, incontrano difficoltà, tribolazioni. Seguire il Signore, lasciare che il suo Spirito trasformi le nostre zone d’ombra, i nostri comportamenti che non sono secondo Dio e lavi i nostri peccati, è un cammino che incontra tanti ostacoli, fuori di noi, nel mondo in cui viviamo che spesso non ci comprende, e anche dentro di noi, nel nostro cuore. Ma le difficoltà, le tribolazioni, fanno parte della strada per giungere alla gloria di Dio, come per Gesù, che è stato glorificato sulla Croce; le incontreremo sempre nella vita! (...)
3. E qui vengo all’ultimo punto. E’ un invito che rivolgo a voi cresimandi e cresimande e a tutti voi: rimanete saldi nel cammino della fede con la ferma speranza nel Signore. Qui sta il segreto del nostro cammino! Lui ci dà il coraggio di andare controcorrente. (...) Non ci sono difficoltà, tribolazioni, incomprensioni che ci devono far paura se rimaniamo uniti a Dio come i tralci sono uniti alla vite, se non perdiamo l’amicizia con Lui, se gli facciamo sempre più spazio nella nostra vita. Questo anche e soprattutto se ci sentiamo poveri, deboli, peccatori, perché Dio dona forza alla nostra debolezza, ricchezza alla nostra povertà, conversione e perdono (...) al nostro peccato. (...) Abbiamo fiducia nell’azione di Dio! Con Lui possiamo fare cose grandi; ci farà sentire la gioia di essere suoi discepoli, suoi testimoni. (...)
Novità di Dio (...) , tribolazione nella vita, saldi nel Signore. Cari amici, spalanchiamo la porta della nostra vita alla novità di Dio che ci dona lo Spirito Santo, perché ci trasformi, ci renda forti nelle tribolazioni, rafforzi la nostra unione con il Signore, il nostro rimanere saldi in Lui: questa sarà una vera gioia! Amen.

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Il commento è di M. Introvigne
 Celebrando Messa questa mattina, domenica 28 aprile, in Piazza San Pietro per settantamila cresimandi, ad alcuni dei quali ha personalmente amministrato la Cresima,  che ha poi affidato alla Madonna nel Regina Coeli di mezzogiorno, Papa Francesco - in un linguaggio semplice, destinato ai ragazzi - ha loro proposto tre immagini, attraverso le quali li ha invitati a non conformarsi ai facili giudizi delle mode, ma a saper andare controcorrente guidati dalla fede.

La prima immagine è quella di san Giovanni di «un cielo nuovo e una terra nuova». In che senso, si è chiesto il Papa, il «nuovo» diventa qui una categoria positiva? Anche per i ragazzi oggi dire che qualcosa è «nuovo» implica di solito un giudizio positivo. Ma non sempre questo giudizio è corretto, e non tutte le novità sono buone. Le novità «mondane» «sono tutte provvisorie, passano e se ne ricerca sempre di più». La «novità di Dio» è davvero una novità buona, ma «non assomiglia alle novità mondane». Queste sono, appunto, provvisorie mentre «la verità che Dio dona alla nostra vita è definitiva».

E la parola «definitiva», ha spiegato il Pontefice ai ragazzi, va intesa in due sensi. Anzitutto l'Apocalisse di san Giovanni ci fa vedere che la novità di Dio è definitiva nel senso che durerà per sempre, per tutta l'eternità, anche dopo la morte e persino dopo la fine della storia umana. Nella «Città Santa che scende da Dio», tutto «è nuovo, trasformato in bene, in bellezza, in verità; non c’è più lamento, lutto…». Così san Giovanni ci ricorda che «siamo tutti in cammino verso la Gerusalemme del cielo, la novità definitiva per noi e per tutta la realtà, il giorno felice in cui potremo vedere il volto del Signore - quel volto meraviglioso, tanto bello del Signore Gesù -, potremo essere con Lui per sempre, nel suo amore».

Ma in secondo luogo l'aggettivo «definitivo» non va riferito solo a un futuro escatologico, «quando saremo con lui», con Dio. No, questo carattere definitivo della novità di Dio noi lo sperimentiamo «anche oggi: Dio sta facendo tutto nuovo, lo Spirito Santo ci trasforma veramente e vuole trasformare, anche attraverso di noi, il mondo in cui viviamo».

Naturalmente, perché questa novità di Dio trasformi il mondo occorre che noi l'accettiamo. Facendo eco a quell'«aprite, anzi spalancate le porte a Cristo» del beato Giovanni Paolo II (1920-2005), Papa Francesco ha esortato: «Apriamo la porta allo Spirito, facciamoci guidare da Lui, lasciamo che l’azione continua di Dio, ci renda uomini e donne nuovi, animati dall’amore di Dio, che lo Spirito Santo ci dona!». È qualcosa che anche i ragazzi della Cresima possono fare, partendo da quei piccoli gesti di bene che sono un tema su cui il regnante Pontefice torna spesso: «Che bello se ognuno di voi, alla sera potesse dire: oggi a scuola, a casa, al lavoro, guidato da Dio, ho compiuto un gesto di amore verso un mio compagno, i miei genitori, un anziano! Che bello!».

La seconda immagine è quella delle «tribolazioni» evocata negli Atti degli Apostoli: «Dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni» (At 14,22). Anche i ragazzi possono percepirlo: «il cammino della Chiesa, anche il nostro cammino cristiano personale, non sono sempre facili, incontrano difficoltà, tribolazione. Seguire il Signore, lasciare che il suo Spirito trasformi le nostre zone d’ombra, i nostri comportamenti che non sono secondo Dio e lavi i nostri peccati, è un cammino che incontra tanti ostacoli, fuori di noi, nel mondo e anche dentro di noi, nel cuore». Questo è il cammino del cristiano, il cammino di chi ha ricevuto la Cresima, il cammino tracciato da Gesù, che è la via della Croce: «le difficoltà, le tribolazioni, fanno parte della strada per giungere alla gloria di Dio, come per Gesù, che è stato glorificato sulla Croce; le incontreremo sempre nella vita! Non scoraggiarsi! Abbiamo la forza dello Spirito Santo per vincere queste tribolazioni».

La terza immagine è quella della saldezza nella fede. I cresimandi sono invitati a rimanere «saldi nel cammino della fede con la ferma speranza nel Signore. Qui sta il segreto del nostro cammino!». Ma attenzione, ha detto il Papa ai ragazzi, questo invito a rimanere saldi oggi non è un invito a stare fermi. È un invito ad avanzare: ma ad avanzare controcorrente, contro le mode e le pressioni mondane. Il Signore «ci dà il coraggio di andare controcorrente. Sentite bene, giovani: andare controcorrente; questo fa bene al cuore, ma ci vuole il coraggio per andare controcorrente e Lui ci dà questo coraggio!».  Andare controcorrente, specie per dei ragazzi - ma non solo per loro -, non è facile. Ma è possibile: non contando solo sulle nostre forze, ma sulla misericordia infinita di Dio, un altro tema ricorrente nel Magistero di Papa Francesco. «Non ci sono difficoltà, tribolazioni, incomprensioni che ci devono far paura se rimaniamo uniti a Dio come i tralci sono uniti alla vite, se non perdiamo l’amicizia con Lui, se gli facciamo sempre più spazio nella nostra vita. Questo anche e soprattutto se ci sentiamo poveri, deboli, peccatori, perché Dio dona forza alla nostra debolezza, ricchezza alla nostra povertà, conversione e perdono al nostro peccato. È tanto misericordioso il Signore: sempre, se andiamo da Lui, ci perdona».

Occorre però che i giovani - il Pontefice ha ripreso qui un tema del suo predecessore Benedetto XVI nelle Giornate Mondiali della Gioventù - non si accontentino della routine, ma aspirino alle cose grandi. «Scommettete sui grandi ideali, sulle cose grandi. Noi cristiani non siamo scelti dal Signore per cosine piccole, andate sempre al di là, verso le cose grandi. Giocate la vita per grandi ideali, giovani!». E nella conclusione dell'omelia ai cresimandi è tornato lo storico invito del beato Giovanni Paolo II: «Spalanchiamo la porta della nostra vita alla novità di Dio che ci dona lo Spirito Santo, perché ci trasformi, ci renda forti nelle tribolazioni, rafforzi la nostra unione con il Signore, il nostro rimanere saldi in Lui: questa è una vera gioia!».
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FRANCESE
Chers frères et soeurs ! Très chers confirmands !
Je voudrais vous proposer trois pensées simples et brèves sur lesquelles réfléchir.
1. Dans la deuxième lecture nous avons entendu la belle vision de saint Jean : un ciel nouveau et une terre nouvelle et puis la Cité Sainte qui descend de Dieu. Tout est nouveau, transformé en bien, en beauté, en vérité ; il n’y a plus de plainte, de deuil…Cela c’est l’action de l’Esprit Saint : il nous apporte la nouveauté de Dieu ; il vient à nous et fait toutes choses nouvelles, il nous change. Et la vision de saint Jean nous rappelle que nous sommes tous en marche vers la Jérusalem du ciel, la nouveauté définitive pour nous et pour toute la réalité, l’heureux jour où nous pourrons voir le visage du Seigneur, où nous pourrons être avec lui pour toujours, dans son amour.
Voyez, la nouveauté de Dieu ne ressemble pas aux nouveautés mondaines, qui sont toutes provisoires, elles passent et on en recherche toujours plus. La nouveauté que Dieu donne à notre vie est définitive, et pas seulement dans l’avenir, quand nous serons avec lui, mais aussi aujourd’hui : Dieu est en train de tout faire nouveau, l’Esprit Saint nous transforme vraiment et veut transformer, à travers nous aussi, le monde dans lequel nous vivons. Ouvrons lui la porte, laissons nous guider par lui, laissons l’action continue de Dieu nous rendre des hommes et des femmes nouveaux, animés par l’amour de Dieu, que l’Esprit Saint nous donne ! Qu’il serait beau si chacun de vous, le soir pouvait dire : aujourd’hui à l’école, à la maison, au travail, guidé par Dieu, j’ai accompli un geste d’amour envers un camarade, mes parents, une personne âgée ! 2. Une deuxième pensée : dans la première lecture Paul et Barnabé affirment qu’ « il nous faut passer par bien des épreuves pour entrer dans le royaume de Dieu » (Ac 14, 22). Le chemin de l’Église, de même que notre chemin chrétien personnel, ne sont pas toujours faciles, ils rencontrent des difficultés, des épreuves. Suivre le Seigneur, laisser son Esprit transformer nos zones d’ombre, nos comportements qui ne sont pas selon Dieu et laver nos péchés, c’est un chemin qui rencontre de nombreux obstacles, en dehors de nous, dans le monde où nous vivons et qui souvent ne nous comprend pas, et aussi en nous, dans notre coeur. Mais les difficultés, les épreuves, font partie de la route pour parvenir à la gloire de Dieu, comme pour Jésus, qui a été glorifié sur la Croix ; nous les rencontrerons toujours dans la vie !
3. Et j’en viens au dernier point. C’est une invitation que je vous adresse à vous confirmands et à tous : demeurez solides sur le chemin de la foi avec une ferme espérance dans le Seigneur. Là se trouve le secret de notre chemin ! Lui nous donne le courage d’aller à contre-courant. Il n’y a pas de difficultés, d’épreuves, d’incompréhensions qui doivent nous faire peur si nous demeurons unis à Dieu comme les sarments sont unis à la vigne, si nous ne perdons pas l’amitié avec lui, si nous lui faisons toujours plus de place dans notre vie. Ceci aussi et surtout si nous nous sentons pauvres, faibles, pécheurs, parce que Dieu donne force à notre faiblesse, richesse à notre pauvreté, conversion à notre péché. Ayons confiance dans l’action de Dieu ! Avec lui nous pouvons faire de grandes choses ; il nous fera sentir la joie d’être ses disciples, ses témoins. Nouveauté de Dieu, épreuve dans la vie, solides dans le Seigneur. Chers amis, ouvrons grande la porte de notre vie à la nouveauté de Dieu que nous donne l’Esprit Saint, pour qu’il nous transforme, nous rende forts dans les épreuves, renforce notre union avec le Seigneur, nous fasse demeurer solides en lui : cela sera une vraie joie ! Amen.
INGLESE
Dear Brothers and Sisters,
Dear Confirmands,
I would like to offer three short and simple thoughts for your reflection.
1. In the second reading, we listened to the beautiful vision of Saint John: new heavens and a new earth, and then the Holy City coming down from God. All is new, changed into good, beauty and truth; there are no more tears or mourning… This is the work of the Holy Spirit: he brings us the new things of God. He comes to us and makes all things new; he changes us. And Saint John’s vision reminds us that all of us are journeying towards the heavenly Jerusalem, the ultimate newness which awaits us and all reality, the happy day when we will see the Lord’s face, and be with him for ever, in his love.
You see, the new things of God are not like the novelties of this world, all of which are temporary; they come and go, and we keep looking for more. The new things which God gives to our lives are lasting, not only in the future, when we will be with him, but today as well. God is even now making all things new; the Holy Spirit is truly transforming us, and through us he also wants to transform the world in which we live. Let us open the doors to him, let ourselves be guided by him, and allow God’s constant help to make us new men and women, inspired by the love of God which the Holy Spirit bestows on us! How beautiful it would be if each of you, every evening, could say: Today at school, at home, at work, guided by God, I showed a sign of love towards one of my friends, my parents, an older person!
2. A second thought. In the first reading Paul and Barnabas say that “we must undergo many trials if we are to enter the kingdom of God” (Acts 14:22). The journey of the Church, and our own personal journeys as Christians, are not always easy; they meet with difficulties and trials. To follow the Lord, to let his Spirit transform the shadowy parts of our lives, our ungodly ways of acting, and cleanse us of our sins, is to set out on a path with many obstacles, both in the world around us, which often fails to understand us, but also within us, in our own hearts. But difficulties and trials are part of the path that leads to God’s glory, just as they were for Jesus, who was glorified on the cross; we will always encounter them in life!
3. And here I come to my last point. It is an invitation which I make to you, young confirmandi, and to all present. Remain steadfast in the journey of faith, with firm hope in the Lord. This is the secret of our journey! He gives us the courage to swim against the tide. There are no difficulties, trials or misunderstandings to fear, provided we remain united to God as branches to the vine, provided we do not lose our friendship with him, provided we make ever more room for him in our lives. This is especially so whenever we feel poor, weak and sinful, because God grants strength to our weakness, riches to our poverty, conversion to our sinfulness. Let us trust in God’s work! With him we can do great things; he will give us the joy of being his disciples, his witnesses.
The new things of God, the trials of life, remaining steadfast in the Lord. Dear friends, let us open wide the door of our lives to the new things of God which the Holy Spirit gives us. May he transform us, confirm us in our trials, strengthen our union with the Lord, our steadfastness in him: this will be a true joy! Amen.
SPAGNOLO
Queridos hermanos y hermanas,
Queridos hermanos que vais a recibir el sacramento de la confirmación:
Quisiera proponeros tres simples y breves pensamientos sobre los que reflexionar.
1. En la segunda lectura hemos escuchado la hermosa visión de san Juan: un cielo nuevo y una tierra nueva y después la Ciudad Santa que desciende de Dios. Todo es nuevo, transformado en bien, en belleza, en verdad; no hay ya lamento, luto… Ésta es la acción del Espíritu Santo: nos trae la novedad de Dios; viene a nosotros y hace nuevas todas las cosas, nos cambia. Y la visión de san Juan nos recuerda que estamos todos en camino hacia la Jerusalén del cielo, la novedad definitiva para nosotros, y para toda la realidad, el día feliz en el que podremos ver el rostro del Señor, podremos estar con Él para siempre, en su amor.
Veis, la novedad de Dios no se asemeja a las novedades mundanas, que son todas provisionales, pasan y siempre se busca algo más. La novedad que Dios ofrece a nuestra vida es definitiva, y no sólo en el futuro, cuando estaremos con Él, sino también ahora: Dios está haciendo todo nuevo, el Espíritu Santo nos transforma verdaderamente y quiere transformar, contando con nosotros, el mundo en que vivimos. Abrámosle la puerta, dejemos que Él nos guíe, dejemos que la acción continua de Dios nos haga hombres y mujeres nuevos, animados por el amor de Dios, que el Espíritu Santo nos concede. Qué hermoso si cada noche, pudiésemos decir: hoy en la escuela, en casa, en el trabajo, guiado por Dios, he realizado un gesto de amor hacia un compañero, mis padres, un anciano.
2. Un segundo pensamiento: en la primera lectura Pablo y Bernabé afirman que «hay que pasar mucho para entrar en el reino de Dios» (Hch 14,22). El camino de la Iglesia, también nuestro camino cristiano personal, no son siempre fáciles, encontramos dificultades, tribulaciones. Seguir al Señor, dejar que su Espíritu transforme nuestras zonas de sombra, nuestros comportamientos que no son según Dios, y lave nuestros pecados, es un camino que encuentra muchos obstáculos, fuera de nosotros, en el mundo en el que vivimos que frecuentemente no nos comprende, y también dentro de nosotros, en nuestro corazón. Pero las dificultades, las tribulaciones, forman parte del camino para llegar a la gloria de Dios, como para Jesús, que ha sido glorificado en la Cruz; las encontraremos siempre en la vida.
3. Y así llego al último punto. Es una invitación que dirijo a los que se van a confirmar y a todos: permaneced estables en el camino de la fe con una firme esperanza en el Señor. Aquí está el secreto de nuestro camino. Él nos da el valor para caminar contra corriente. No habrá dificultades, tribulaciones, incomprensiones que nos hagan temer si permanecemos unidos a Dios como los sarmientos están unidos a la vid, si no perdemos la amistad con Él, si le abrimos cada vez más nuestra vida. Esto también y sobre todo si nos sentimos pobres, débiles, pecadores, porque Dios fortalece nuestra debilidad, enriquece nuestra pobreza, convierte nuestro pecado. Confiemos en la acción de Dios. Con Él podemos hacer cosas grandes y sentiremos el gozo de ser sus discípulos, sus testigos.
Novedad de Dios, tribulaciones en la vida, firmes en el Señor. Queridos amigos, abramos de par en par la puerta de nuestra vida a la novedad de Dios que nos concede el Espíritu Santo, para que nos transforme, nos fortalezca en la tribulación, refuerce nuestra unión con el Señor, nuestro permanecer firmes en Él: ésta será una alegría auténtica. Amén.
PORTOGHESE
Amados irmãos e irmãs!
Queridos crismandos!
Gostaria de vos propor três pensamentos, simples e breves, para a vossa reflexão.
1. Na Segunda Leitura, ouvimos a estupenda visão de São João: um novo céu e uma nova terra e, em seguida, a Cidade Santa que desce de junto de Deus. Tudo é novo, transformado em bondade, em beleza, em verdade; não há mais lamento, nem luto... Tal é a acção do Espírito Santo: Ele traz-nos a novidade de Deus; vem a nós e faz novas todas as coisas, transforma-nos. E a visão de São João lembra-nos que todos nós estamos a caminho para a Jerusalém celeste, a novidade definitiva para nós e para toda a realidade, o dia feliz em que poderemos ver o rosto do Senhor, poderemos estar para sempre com Ele, no seu amor.
Vedes?! A novidade de Deus não é como as inovações do mundo, que são todas provisórias, passam e procuram-se outras sem cessar. A novidade que Deus dá à nossa vida é definitiva; e não apenas no futuro quando estivermos com Ele, mas já hoje: Deus está a fazer novas todas as coisas, o Espírito Santo transforma-nos verdadeiramente e, através de nós, quer transformar também o mundo onde vivemos. Abramos-Lhe a porta, façamo-nos guiar por Ele, deixemos que a acção contínua de Deus nos torne homens e mulheres novos, animados pelo amor de Deus, que o Espírito Santo nos dá. Como seria belo se cada um de vós pudesse, ao fim do dia, dizer: Hoje na escola, em casa, no trabalho, guiado por Deus, realizei um gesto de amor por um colega meu, pelos meus pais, por um idoso.
2. O segundo pensamento: na Primeira Leitura, Paulo e Barnabé afirmam que «temos de sofrer muitas tribulações para entrarmos no Reino de Deus» (Act 14, 22). O caminho da Igreja e também o nosso caminho pessoal de cristãos não são sempre fáceis, encontramos dificuldades, tribulações. Seguir o Senhor, deixar que o seu Espírito transforme as nossas zonas sombrias, os nossos comportamentos em desacordo com Deus e lave os nossos pecados, é um caminho que encontra muitos obstáculos fora de nós, no mundo onde vivemos e que muitas vezes não nos compreende, e dentro de nós, no nosso coração. Mas, as dificuldades, as tribulações fazem parte da estrada para chegar à glória de Deus, como sucedeu com Jesus que foi glorificado na Cruz; aquelas sempre as encontraremos na vida.
3. E passo ao último ponto. É um convite que dirijo a todos, mas especialmente a vós, crismandos e crismandas: permanecei firmes no caminho da fé, com segura esperança no Senhor. Aqui está o segredo do nosso caminho. Ele dá-nos a coragem de ir contra a corrente. Não há dificuldades, tribulações, incompreensões que possam meter-nos medo, se permanecermos unidos a Deus como os ramos estão unidos à videira, se não perdermos a amizade com Ele, se lhe dermos cada vez mais espaço na nossa vida. Isto é verdade mesmo, e sobretudo, quando nos sentimos pobres, fracos, pecadores, porque Deus proporciona força à nossa fraqueza, riqueza à nossa pobreza, conversão ao nosso pecado. Tenhamos confiança na acção de Deus! Com Ele, podemos fazer coisas grandes; Ele nos fará sentir a alegria de sermos seus discípulos, suas testemunhas.
Novidade de Deus, tribulação na vida, firmes no Senhor. Queridos amigos, abramos de par em par a porta da nossa vida à novidade de Deus que nos dá o Espírito Santo, para que nos transforme, nos torne fortes nas tribulações, reforce a nossa união com o Senhor, o nosso permanecer firmes n'Ele: aqui está a verdadeira alegria. Amen.