venerdì 31 maggio 2013

In contemporanea mondiale.


sopra:il cardinale O’Malley

Nella solennità del Corpus Domini, questa domenica, Papa Francesco presiederà dalle 17.00 alle 18.00 una speciale adorazione eucaristica che si estenderà in contemporanea, in tutto il mondo, coinvolgendo cattedrali e parrocchie di ogni diocesi. A Roma la parrocchia di Santa Giovanna Antida Thouret, dove l’adorazione eucaristica perpetua è una realtà da oltre due anni, la giornata sarà scandita dalla preghiera in comunione con il Santo Padre. Amedeo Lomonaco ha intervistato il parroco, don Massimiliano Nazio

R. – La nostra parrocchia è in comunione con questa adorazione. Però, in aggiunta, noi vogliamo imparare un po’ dal Papa e quindi metteremo un maxischermo in una sala attigua alla chiesa, pregheremo con lui dal maxischermo, mentre nella cappella ci sono persone a fare l’adorazione. E poi, celebriamo la Messa e subito dopo un altro momento di adorazione comunitario e poi partirà la processione del Corpus Domini nelle vie del quartiere.

D. – Parliamo proprio dell’adorazione eucaristica perpetua nella parrocchia di Santa Giovanna Antida Thouret, una realtà da oltre due anni …

R. – Sì, dal 27 febbraio 2011. Fu inaugurata da mons. Paolo Schiavon, vescovo del settore sud di Roma, ed è un miracolo perché 24 ore su 24 ci sono volontari fissi – circa 300 – che assicurano la presenza nella cappella del Santissimo Sacramento. Poi, è aperta a tutti.

D. – Tra l’altro, avete anche invitato il Santo Padre, Papa Francesco, a venire ad adorare il Signore nella chiesa …

R. – Eh, sì, tutte le parrocchie di Roma lo vogliono, e allora ho avuto la possibilità di chiedere al cardinale Agostino Vallini di invitare il Papa. Ha detto: “Ma, tutti lo vogliono!”. “Ma noi lo vogliamo di notte!”. E’ rimasto sorpreso … Gli ha fatto questa richiesta, il Papa ha sorriso … Perché di notte, in effetti, ci sono delle grazie speciali: per le persone sole, abbandonate, che vivono questi momenti di solitudine, incontrare il Signore è qualcosa di straordinario! Abbiamo assistito ad un miracolo: la gente risponde. Al di là di ogni aspettativa, persone che magari frequentano in maniera blanda la parrocchia, vengono attratte dall’adorazione.

D. – A proposito di grazie speciali: dove è nato questo desiderio di cominciare questo cammino dell’adorazione nella parrocchia di Santa Giovanna Antida?

R. - Ormai 25 anni fa, ho partecipato ad un’adorazione senza sapere cosa fosse. Nel 1988, ero lontano dalla Chiesa; mi ero avvicinato grazie al Cammino neocatecumenale. C’era questa adorazione, tutti in ginocchio davanti a questa "cosa" bianca … Non sapevo veramente cosa fosse. E lì ho ricevuto una grazia che ancora dura e che non avevo neanche chiesto. Questo per dire che l’adorazione è incontrare Cristo vivente: non è tanto importante cosa dire, ma cosa Lui fa a noi. Come ha detto il Papa alla veglia di Pentecoste: io sono lì, Lui mi guarda; anche se mi addormento, Lui mi guarda. C’è un “Lui”, c’è una persona che ti guarda ed è Gesù Cristo vivo.

D. – E’ proprio per incontrare Gesù Cristo vivo, estendiamo l’invito a venire nella parrocchia di Santa Giovanna Antida ad adorare il Signore. Tra l’altro, ci sono vari strumenti che si possono utilizzare, no?

R. – Certo. Chiaramente, tutti sono invitati: è aperta a tutti, l’adorazione. Per informazioni, per partecipare si può anche consultare un sito: www.adorazioneeucaristica.it, ci sono dei testi sull’adorazione, preghiere dell’adorazione. E’ un sito molto ricco. E’ un bel sito che hanno fatto dei parrocchiani volontari, non certo io. Non sono capace di farlo …

Sono dunque circa 300 le persone che adorano, giorno e notte, Gesù-Eucaristia nella cappella della Chiesa romana Santa Giovanna Antida Thouret. Questa la testimonianza di uno degli adoratori, Alessandro:

R. – Poter adorare il Signore ha arricchito di senso la mia vita. Tra l’altro, qualche mese fa sono stato molto male, quasi in fin di vita, ma ho vissuto quei momenti difficili in grande serenità, perché il Signore mi ha dato la forza e mi sono affidato completamente a Lui. E’ immenso il dono che ricevo ogni settimana, da due anni, e l’ora davanti al Santissimo è diventata l’ora per eccellenza. Io so che Lui è presente in quell’Ostia: anzi, è quell’Ostia. Ringrazio il Signore e colgo l’occasione per invitare tutti ad adorare il Santissimo nella nostra chiesa di Santa Giovanna Antida Thouret.

D. – E’ molto importante che cresca il numero degli adoratori…

R. – Soprattutto è importante essere presenti davanti al Santissimo nelle ore notturne, ore di grande ricchezza spirituale. Gli adoratori della nostra parrocchia, che adorano il Signore di notte, ricevono grandi doni. La stanchezza è superata da un ristoro ineguagliabile per l’anima. Per tanti, nelle lunghe notti insonni non c’è alcuno spazio per fare luce nel proprio cuore. Ci sono molte persone che si sentono chiamate alla preghiera proprio nelle ore della notte, ore ricche di grazia in cui l’incontro con Dio è autentico, senza alcuna distrazione.
 Radio Vaticana 

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Domenica prossima, le cattedrali e le diocesi di tutto il mondo si uniranno simultaneamente al Santo Padre a Roma, per l’Adorazione Eucaristica Mondiale. Le diocesi mondiali si sincronizzeranno con l’adorazione del Santissimo Sacramento, guidata da papa Francesco in piazza San Pietro, alle 17, ora italiana. Si tratta di un evento senza precedenti nella storia della Chiesa Cattolica.

Durante la conferenza stampa di martedì scorso, per illustrare i dettagli dell’iniziativa, monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, si è compiaciuto per la risposta generale della Chiesa Cattolica in tutto il mondo. “Abbiamo avuto un’adesione massiccia a questa iniziativa che si è estesa oltre le cattedrali e ha coinvolto intere conferenze episcopali, le parrocchie, le congregazioni religiose, specialmente i monasteri di clausura, e le associazioni”, aveva detto Fisichella in quell’occasione.
L’arcidiocesi di Boston, sotto la leadership del cardinale Sean O’Malley, si è preparata per questo storico evento, mobilitando le parrocchie di Boston affinché si uniscano al Santo Padre nell’adorazione del Santissimo Sacramento. ZENIT ha avuto l’opportunità di conversare con il cardinale O’Malley sull’importanza di questo imminente avvenimento dell’Anno della Fede.
In che modo l’Arcidiocesi di Boston sta preparando i suoi fedeli all’evento di domenica prossima?
Cardinale O’Malley: L’Arcidiocesi di Boston parteciperà all’Adorazione Eucaristica Mondiale in vari modi. Dalla Cattedrale della Santa Croce, ho invitato le famiglie di tutta l’Arcidiocesi ad unirsi a me per la messa delle 11.30 del mattino, in occasione della Solennità del Corpus Domini. In modo particolare, saranno presenti alla Messa, le coppie sposate che celebrano i loro 25° o 50° anniversari di matrimonio e che rinnoveranno i loro voti reciproci durante la Messa. A conclusione della celebrazione e della comunione, pregheremo tutti insieme davanti a Cristo Eucaristia sull’altare e uniremo le nostre preghiere a quelle di papa Francesco e dei cattolici di tutto il mondo, rendendo grazie per il dono del Santissimo Sacramento.
Oltre alla celebrazione dell’Eucaristia nella Cattedrale, la mattina della solennità, abbiamo anche invitato i fedeli a partecipare alle Ore Sante che si terranno in tutta l’Arcidiocesi, in particolare al Santuario dell’Eucaristia nel centro della città, il Santuario di San Clemente. Lì, monsignor Arthur Kennedy, vescovo ausiliario di Boston e vicario episcopale per la Nuova Evangelizzazione, guiderà i fedeli in un’Ora Santa in unione con il Santo Padre e per le sue intenzioni.
È la prima volta nella storia della Chiesa che le cattedrali e le diocesi di tutto il mondo saranno unite a Roma durante un’adorazione eucaristica. Perché questo evento è così importante per i cattolici d’oggi?
Cardinale O’Malley: Per i Cattolici d’oggi è importante sapere che essi appartengono alla Chiesa universale, che la Chiesa esiste in tutti i continenti della terra. Siamo di tutte le forme e dimensioni, parliamo lingue diverse e sperimentiamo le differenze culturali, tuttavia, nonostante tutte le nostre diversità, siamo una cosa sola nella nostra fede e nella nostra speranza in Gesù Cristo, l’Agnello di Dio, che rimane tra noi per nutrirci e rinforzarci nella nostra fede. Inoltre, in un’epoca in cui siamo così connessi gli uni gli altri attraverso la tecnologia e i social media, è importante ricordare che la preghiera, ed in particolare l’Eucaristia, è il vero anello di congiunzione non solo con il Signore, ma anche tra gli uomini. Ci aiuta a guardarci l’un l’altro come fratelli e sorelle.
Ci sono molti cattolici che sono andati fuori strada ed anche molti che mettono in dubbio la reale presenza di Gesù nell’Eucaristia. Crede che questo evento dell’Anno della Fede possa aiutare a riportarli sui loro passi e a riscoprire la loro fede?
Cardinale O’Malley: Gli eventi organizzati nell’ambito dell’Anno della Fede devono essere orientati verso la nostra personale riscoperta della persona di Cristo nelle nostre vite, e ad un invito ad una più profonda conversione e fede in Lui. Per coloro la cui fede è debole e tiepida, la pratica dell’Adorazione Eucaristica può aiutare a riaccendere uno stupore eucaristico ed un più profondo apprezzamento per il dono del Signore nel Santissimo Sacramento. Egli è sempre qui per noi, ci attende per darci coraggio e rafforzare la nostra fede.
Eminenza, in che modo l’Adorazione Eucaristica l’ha aiutata nella sua vita?
Cardinale O’Malley: Ho trovato una forza impressionante e un grande aiuto attraverso l’Ora Eucaristica quotidiana. Alla fine della giornata, quando il lavoro è finito, io vado alla cappella della mia residenza e trascorro il mio tempo in adorazione del Signore. Ci sono momenti in cui sono preoccupato delle questioni di governo di una grande Arcidiocesi e talora non è facile tenere gli occhi aperti a causa di una lunga giornata di lavoro! Ma alla fine, so che il Signore è lì con me, Lui non mi abbandona. Vuole aiutarmi a prendere le mie decisioni e darmi forza di proseguire ed essere fedele a Lui e alle necessità della Chiesa. Alla fine, direi che la cosa più importante riguardo al mio tempo dedicato all’Adorazione Eucaristica è che io trascorro del tempo con il Signore e Lui con me. Come ogni buona amicizia o relazione, hai bisogno di trascorrere del tempo con l’altro, di conoscervi a vicenda. Questo è lo scopo dell’Adorazione Eucaristica: trascorrere del tempo con Dio e conoscerLo come un vero amico.
Abbiamo molti lettori in tutto il mondo che seguiranno questo importante evento. Che parola di incoraggiamento vuole dare loro affinché partecipino a questa Adorazione Eucaristica Mondiale e, a loro volta, invitino altri fedeli?
Cardinale O’Malley: Direi solo questo: non abbiate paura di invitare altri ad unirsi a voi. Nella peggiore delle ipotesi, cosa potranno dire? No? Se seguiamo l’esempio del Santo Padre, papa Francesco, e facciamo quello che ci chiede di fare, non avremo paura di “andare alle periferie” ed accogliere la gente alle porte aperte della Chiesa, dove il cuore di Dio ci sta aspettando nel Tabernacolo e sugli Altari dell’Eucaristia.

Junno De Jesús Arocho Esteves