martedì 24 settembre 2013

Artisti "di strada"

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Baci di coppie omosessuali davanti ai più belli e storici altari romani e suore in talare. Purtroppo non sono uno scherzo ma i provocatori e dissacranti soggetti scelti dagli artisti Gonzalo Orquìn e Mauro Maugliani che assieme a Luis Serrano sono i protagonisti della mostra “Trialogo” in scena a Roma dal 25 settembre al 15 novembre 2013, presso la Galleria l’Opera.
La mostra inaugura la sede espositiva della Galleria d’arte contemporanea di Andrea Iezzi, un nuovo spazio che si propone di dare visibilità a tutte le nuove tendenze dell’arte contemporanea, nessuna esclusa.  Come riportato sul comunicato stampa della Galleria d’Arte, «i tre artisti sono stati invitati dal giornalista e critico d’arte Edoardo Sassi a realizzare tre opere su tematiche decisamente non convenzionali e soprattutto trattate in modo non convenzionale: Suore, Matrimoni, Interni è il sottotitolo di questa singolare e straniante esposizione collettiva, nella quale l’estro dei creativi chiamati all’appello ha generato quadri, sculture, luoghi, video (ambientati in un cimitero e dove si ascoltano rosari cantati), divani «parlanti» e baci in odor di «eresia», rubati ai piedi degli altari di alcune tra le più importanti basiliche antiche di Roma».
Il trentunenne fotografo spagnolo Orquìn, originario di Siviglia, come si legge sempre sul comunicato, ha dunque affrontato la tematica del “matrimonio” da una duplice prospettiva: una più “borghese”, «nella grande tela dai complessi giochi di ombre e specchi che moltiplicano l’immagine di una giovane coppia» e una più utopica che vuole essere «un messaggio universale d’amore attraverso un’azione collettiva cui fanno da sfondo storiche Chiese di Roma». I protagonisti degli scatti sono tutti amici o conoscenti del giovane artista che si sono dati appuntamento alle prime ore del mattino nelle più belle chiese barocche di Roma per prendere a parte a questo particolare progetto.
suora-in-talareIl pittore Mauro Maugliani presenta in mostra, invece, il risultato di una sua personale ricerca sul mondo delle suore. Il comunicato stampa della galleria d’arte cosi presenta la sua opera: «un grande ritratto gioca sull’ambiguità di genere e identità, raffigurando il volto e il busto di una giovane suora che indossa però un abito talare da prete. Una scultura in zucchero evoca l’idea del mondo sacro e delle sue reliquie. E ancora, un’installazione invita il pubblico a visualizzare un video da un antico inginocchiatoio, modificato però, come l’ambiente che lo ospita, con una vena da confessionale-pop».
La mostra “Trialogo”, dimostra, ancora una volta, purtroppo, come certa arte contemporanea non trovi di meglio che offendere la sensibilità e i sentimenti dei fedeli con le sue trovate offensive e scandalistiche. Il dileggio del sacro e la profanazione dei più importanti e storici altari romani con gesti plateali e osceni, esplicitamente condannati dal magistero cattolico, costituiscono l’ennesima inaccettabile provocazione da parte dei nemici della Chiesa. Ci auguriamo che qualcuno nelle gerarchie ecclesiastiche alzi forte la sua ferma voce di protesta. (L.G.)
Guarda le fotografie della mostra (foto tratte da Repubblica.it)