giovedì 26 settembre 2013

Papa Francesco e Medjugorie




Lo scorso sabato 7 settembre, nella meditazione mattutina nella cappella della Domus Sanctae Marthae, Papa Francesco, parlando sul tema “Non c’è cristiano senza Gesù” ha criticato i cristiani “rivelazionisti” e ha espresso le sue forti riserve verso le presunte apparizioni di Medjugorie.
Il sito ufficiale della Santa Sede e l’”Osservatore Romano” hanno però purgato le sue parole del riferimento a Medjugorie, limitandosi a riferirle in questi termini.  «C’è un altro gruppo di cristiani senza Cristo: quelli che cercano cose un po’ rare, un po’ speciali, che vanno dietro a delle rivelazioni private», mentre la Rivelazione si è conclusa con il Nuovo Testamento. Il Santo Padre ha avvertito in questi cristiani la voglia di andare «allo spettacolo della rivelazione, a sentire delle cose nuove». Ma — è l’esortazione che Papa Francesco rivolge loro — «prendi il Vangelo!».
Le omelie pronunciate a braccio dal Santo Padre nella cappellina di Casa Santa Marta, dove egli risiede e dove, quasi ogni mattina, celebra la Santa Messa assieme a vari gruppi di fedeli, non sono atti di Magistero, ma spesso vengono presentate come tali. Esse esprimono comunque il pensiero del Papa e anticipano talvolta i suoi atti di governo. Sarebbe importante che, come per altre omelie, fosse messo a disposizione dei fedeli il dvd contenente il testo integrale del suo discorso.
Il prossimo 13 ottobre ai piedi della Statua della Madonna di Fatima, Papa Francesco, consacrerà il mondo al Cuore Immacolato di Maria e avrà modo certamente di parlare del ruolo delle apparizioni mariane nell’economia della salvezza. Considerato il carattere e il modo di governo del Papa è difficile che, in pubblico o in privato, egli si sottragga ad esprimere la sua posizione sul caso scottante di Medjugorie su cui nel 2010 la Santa Sede ha istituito una speciale commissione internazionale d’inchiesta, presieduta dal cardinale Camillo Ruini e composta da 13 membri permanenti. I risultati definitivi di questa inchiesta saranno sottoposti prossimamente a Papa Francesco per una decisione definitiva.
Corrispondenza Romana