mercoledì 30 ottobre 2013

Testimonianza comune in un mondo globalizzato



Messaggio del Papa al cardinale Koch per la decima assemblea generale del Consiglio ecumenico delle Chiese. 

Il Consiglio ecumenico delle Chiese di Ginevra (Cec) - World Council of Churches (Wcc) ha inaugurato mercoledì 30 ottobre la sua decima assemblea generale a Busan, in Corea del Sud, sul tema: «Dio della Vita, portaci alla giustizia e alla pace». I lavori della riunione proseguiranno fino all’8 novembre. L’assemblea, che è il più importante organo di gestione del Cec, è convocata ogni sette anni. La precedente aveva avuto luogo a Porto Alegre, in Brasile, nel 2006. Il raduno di quest’anno è ospitato dal consiglio di Chiese della Corea, nella diocesi di Busan. I partecipanti all’assemblea sono oltre tremila e comprendono delegati ufficiali in rappresentanza delle 345 Chiese e comunità ecclesiali affiliate al Cec, delegazioni di Chiese non membro e inviati di varie organizzazioni associate. Sebbene la Chiesa cattolica non sia membro del Cec, essa intrattiene una multiforme collaborazione con questo organismo, partecipando alla ricerca teologica della Commissione Fede e Costituzione sulle principali questioni che dividono ancora i cristiani nel campo dell’ecclesiologia e soprattutto tramite un gruppo misto di lavoro che coordina le varie attività e iniziative congiunte. Per tale motivo, è presente a Busan una delegazione cattolica ufficiale, i cui membri partecipano in veste di osservatori. Il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, è stato presente alla seduta inaugurale dell’assemblea per trasmettere ai partecipanti il messaggio augurale di Papa Francesco che pubblichiamo di seguito in una nostra traduzione italiana dall’inglese.
Al mio Venerabile Fratello Cardinale KURT KOCH Presidente Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani
In occasione della X Assemblea Generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese, le chiedo di trasmettere i miei cordiali saluti e buoni auspici a tutti coloro che si sono riuniti a Busan, e in particolare al Segretario Generale, dottor Olav Fykse Tveit, e ai rappresentanti delle comunità cristiane presenti. Vi assicuro del mio grande interesse pastorale per le deliberazioni dell’Assemblea e ribadisco volentieri l’impegno della Chiesa cattolica a proseguire la sua lunga cooperazione con il Consiglio Ecumenico delle Chiese.
Il tema dell’Assemblea, Dio della vita, guidaci alla giustizia e alla pace, è soprattutto un’invocazione orante del Dio Uno e Trino, che attira tutto il creato verso il suo compimento per mezzo della forza redentrice della Croce di Gesù Cristo e l’effusione dei molteplici doni dello Spirito Santo. Laddove si custodisce il dono della vita e prevalgono la giustizia e la pace, il Regno di Dio è davvero presente e la sua potenza sovrana è già all’opera.
Per questa ragione, confido che la presente Assemblea aiuterà a consolidare l’impegno di tutti i seguaci di Cristo a favore di una preghiera e una collaborazione più intense al servizio del Vangelo e del bene integrale della nostra famiglia umana. Il mondo globalizzato nel quale viviamo esige da noi una testimonianza comune della dignità donata da Dio a ogni essere umano e la promozione efficace delle condizioni culturali, sociali e legali che consentono ai singoli individui e alle comunità di crescere nella libertà, e che sostengono la missione della famiglia quale pietra fondamentale della società, assicurano un’educazione solida e integrale dei giovani e garantiscono a tutti l’esercizio incondizionato della libertà religiosa. Nella fedeltà al Vangelo, e in risposta ai bisogni urgenti del presente, siamo chiamati ad andare incontro a coloro che si trovano nelle periferie esistenziali delle nostre società e a mostrare particolare solidarietà con i nostri fratelli e sorelle più vulnerabili: i poveri, i disabili, i nascituri e i malati, i migranti e i rifugiati, gli anziani e i giovani privi di lavoro.
Consapevole che la conversione autentica, la santità e la preghiera continuano a essere l’anima dell’ecumenismo (cfr. Unitatis redintegratio, n. 8), prego affinché l’Assemblea Generale possa contribuire a dare un nuovo impulso di vitalità e una nuova visione da parte di tutti coloro che sono impegnati nella sacra causa dell’unità dei cristiani, in fedeltà alla volontà del Signore per la sua Chiesa (cfr. Gv 17, 21) e in apertura ai suggerimenti dello Spirito Santo. Su tutti coloro che si sono riuniti a Busan invoco le abbondanti benedizioni di Dio Onnipotente, fonte di ogni vita e di ogni dono spirituale.
Dal Vaticano, 4 ottobre 2013, festa di San Francesco d’Assisi
La delegazione cattolica
La delegazione cattolica ufficiale che partecipa ai lavori dell’assemblea generale comprende venticinque membri — di cui sette coreani in veste di osservatori — tra i quali rappresentanti della Curia romana, di Conferenze episcopali, di istituti di vita consacrata e di movimenti laicali.
Per il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani sono presenti il vescovo segretario Brian Farrell, capo delegazione, monsignor Juan Usma Gómez e padre Luis Melo, S.M.; per il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, il sotto-segretario padre Indunil Kodithuwakku.
Come collaboratori cattolici stabili presso il Cec, partecipano Annemarie Mayer, padre Lawrence Iwuamadi e padre Richard Nnyombi, M.Afr.
Per la Commissione Fede e Costituzione è presente padre William Henn, O.F.M. Cap.; per il gruppo misto di lavoro, il co-moderatore monsignor Diarmuid Martin, arcivescovo di Dublino; per la Federazione delle Conferenze dei vescovi asiatici, l’arcivescovo Felix Machado, vescovo di Vasai, co-presidente dell’ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Conferenza dei vescovi cattolici dell’India; per il Centro Pro Unione, il direttore esecutivo padre James Puglisi, S.A.
In rappresentanza degli istituti di vita consacrata e delle società di vita apostolica, sono presenti suor Josune Arregui, C.C.V., segretaria generale dell’Unione internazionale delle superiore generali); padre David K. Glenday, M.C.C.J., segretario generale dell’Unione dei superiori generali; padre Richard Baawobr, dei Missionari d’Africa; suor Georgeanne Mary Donovan, delle Suore missionarie della Società di Maria; suor Nzenzili Lucie Mboma, F.M.M., direttore esecutivo del Service of documentation and study of global mission (Sedos).
In rappresentanza della Conferenza dei vescovi cattolici della Corea, partecipano monsignor Hyginus Kim Hee-joong, arcivescovo di Gwangju, presidente del Comitato per la promozione dell’unità dei cristiani e per il dialogo interreligioso (Cpucdi); monsignor Paul Hwang Chul-soo, vescovo di Busan; padre John Song Yong-min, segretario del Cpucdi; padre Diego Cazzolato (Kang), padre Shin Joeng-Hun, suor Cecilia Son Chung-myung e Stephen Yang Deonk-chang, membri del Cpucdi.
In rappresentanza dei movimenti laicali cattolici, è presente Han Corin Mi-suk, del movimento dei focolari, membro del Cpucdi, mentre in rappresentanza dei mass media coreani partecipa padre Augustinus Kim Doo-wan, direttore della Busan peace broadcasting corporation. Il servizio stampa è svolto da Philippa Hitchen, della Radio Vaticana.
L'Osservatore Romano