venerdì 28 marzo 2014

Papa Francesco: Omelia della Celebrazione Penitenziale



Celebrazione della Penitenza presieduta dal Santo Padre Francesco. "Elementi essenziali della vita cristiana: rivestirci dell'uomo nuovo e rimanere nell'amore" 

Il segno (...) indica frasi aggiunte dal Santo Padre e pronunciate a braccio.
Alle ore 17 di questo pomeriggio, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Francesco presiede il Rito per la Riconciliazione di più penitenti con la confessione e l’assoluzione individuale. La celebrazione apre lo speciale momento penitenziale, chiamato “24 ore per il Signore”, promosso dal Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione e che viene vissuto in concomitanza in numerose diocesi del mondo, alla vigilia della IV domenica di Quaresima, Dominica in Laetare. Di seguito l’omelia che Papa Francesco pronuncia nel corso della Celebrazione nella Basilica di San Pietro, dopo la lettura del Santo Vangelo: 
Fratelli e sorelle ... 
Nel periodo della Quaresima la Chiesa, a nome di Dio, rinnova l’appello alla conversione. E’ la chiamata a cambiare vita. Convertirsi non è questione di un momento o di un periodo dell’anno, è impegno che dura tutta la vita. Chi tra di noi può presumere di non essere peccatore? Nessuno. (...) Scrive l’apostolo Giovanni: «Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità» (1 Gv 1,8-9). E’ quello che avviene anche in questa celebrazione e in tutta questa giornata penitenziale. La Parola di Dio che abbiamo ascoltato ci introduce in due elementi essenziali della vita cristiana.  
Il primo: Rivestirci dell’uomo nuovo. L’uomo nuovo, «creato secondo Dio» (Ef 4,24), nasce nel Battesimo, dove si riceve la vita stessa di Dio, che ci rende suoi figli e ci incorpora a Cristo e alla sua Chiesa. Questa vita nuova permette di guardare alla realtà con occhi diversi, senza più essere distratti dalle cose che non contano e non possono durare a lungo. (...) Per questo siamo chiamati ad abbandonare i comportamenti del peccato e fissare lo sguardo sull’essenziale. (...) «L’uomo vale più per quello che è che per quello che ha» (Gaudium et spes, 35). (...) Ecco la differenza tra la vita deformata dal peccato e quella illuminata della grazia. Dal cuore dell’uomo rinnovato secondo Dio provengono i comportamenti buoni: parlare sempre con verità ed evitare ogni menzogna; non rubare, ma piuttosto condividere quanto si possiede con gli altri, specialmente con chi è nel bisogno; non cedere all’ira, al rancore e alla vendetta, ma essere miti, magnanimi e pronti al perdono; non cadere nella maldicenza che rovina la buona fama delle persone, ma guardare maggiormente al lato positivo di ognuno.  (...)
Il secondo elemento: Rimanere nell’amore. L’amore di Gesù Cristo dura per sempre, non avrà mai fine perché è la vita stessa di Dio. Questo amore vince il peccato e dona la forza di rialzarsi e ricominciare, perché con il perdono il cuore si rinnova e ringiovanisce. Il nostro Padre non si stanca mai di amare e i suoi occhi non si appesantiscono nel guardare la strada di casa, per vedere se il figlio che se n’è andato e si è perduto fa ritorno. (...) E questo Padre non si stanca nemmeno di amare l’altro figlio che, pur rimanendo sempre in casa con lui, tuttavia non è partecipe della sua misericordia, della sua compassione. Dio non solo è all’origine dell’amore, ma in Gesù Cristo ci chiama ad imitare il suo stesso modo di amare: «Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri» (Gv 13,34). Nella misura in cui i cristiani vivono questo amore, diventano nel mondo discepoli credibili di Cristo. L’amore non può sopportare di rimanere rinchiuso in se stesso. Per sua stessa natura è aperto, si diffonde ed è fecondo, genera sempre nuovo amore. 
Cari fratelli e sorelle, dopo questa celebrazione, molti di voi si faranno missionari per proporre ad altri l’esperienza della riconciliazione con Dio. “24 ore per il Signore” è l’iniziativa a cui hanno aderito tante diocesi in ogni parte del mondo. A quanti incontrerete, potrete comunicare la gioia di ricevere il perdono del Padre e di ritrovare l’amicizia piena con Lui. (...) Chi sperimenta la misericordia divina, è spinto a farsi artefice di misericordia tra gli ultimi e i poveri. In questi “fratelli più piccoli” Gesù ci aspetta (cfrMt 25,40), (...) andiamogli incontro! E celebreremo la Pasqua nella gioia di Dio!

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Sala stampa della Santa Sede
Alle ore 12.15 di questa mattina, nell’Aula delle Benedizioni del Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza i partecipanti al Corso annuale sul foro interno promosso dalla Penitenzieria Apostolica. Pubblichiamo di seguito il discorso che il Papa rivolge ai partecipanti all’Udienza:
Cari Fratelli,
vi do il benvenuto in occasione dell’annuale Corso sul Foro interno. Ringrazio il Cardinale Mauro Piacenza per le parole con cui ha introdotto questo nostro incontro. (...)