martedì 29 aprile 2014

L’“Epistolario” di Santa Caterina da Siena

Misticismo e impegno sociale: l’ “Epistolario” di Santa Caterina da Siena

Nel giorno della festa. L’Italia e l’Europa nelle mani di santa Caterina

«Per superare le tante difficoltà che attanagliano l’Italia, l’Europa e il mondo intero c’è bisogno di guardare avanti» ma «non è meno necessario e urgente guardare in alto». Perché «soltanto elevandosi, sarà possibile raggiungere quel giusto ordine della società e dello stato che è compito centrale della politica». E in questa prospettiva santa Caterina da Siena «ci è di stimolo e di esempio».

Lo ha detto il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin celebrando, martedì 29 aprile, la messa per la festa della santa patrona d’Italia e d’Europa, nella basilica romana di Santa Maria sopra Minerva.
Il porporato ha riproposto tutta l’attualità di santa Caterina, indicandola anche come «novità dello Spirito a cui attingere luce e forza per il presente e per i nuovi orizzonti che ci attendono». E «soprattutto oggi — ha proseguito — che tutti indistintamente, consacrati e laici, sperimentiamo gli effetti negativi della assai diffusa e pervasiva mentalità secolarizzata per cui Dio è di fatto assente, in tutto o in parte, dalla coscienza e dall’esistenza umana, messe pure a dura prova dalla logorante interazione quotidiana con l’insidioso spirito della mondanità, capace di insinuarsi e contaminare ogni ambiente e realtà, senza nulla risparmiare» è proprio «l’esempio di santa Caterina» a indicarci la strada per «riaffermare il primato dello spirito rispetto a quello dei beni materiali e temporali».
«Nel suo impegno a favore della convivenza pacifica tra gli uomini del suo tempo — ha spiegato il cardinale Parolin — santa Caterina non ha mai pensato di sostituirsi ai politici, né di farsi loro consigliera. Con il suo intervento, diretto o epistolare che fosse, ella intendeva proiettare la luce del Vangelo, misticamente vissuto, così come l’aveva ricevuta direttamente da Cristo, sui problemi concreti che procuravano sofferenza alla Chiesa e al popolo». Ed è sempre «l’unione con Gesù che la porta a quell’amore per il prossimo che la vide nello stesso tempo piegata ad assistere gli appestati e a frequentare le persone importanti del suo tempo». Quello suggerito da santa Caterina è dunque «un orizzonte — ha concluso — a cui devono mirare non soltanto coloro che hanno una fede religiosa, ma tutti coloro che fanno parte della nazione italiana».
L'Osservatore Romano

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Lettere - Letteratura Italiana

www.letteraturaitaliana.net/pdf/Volume_2/t38.pdf

Edizione di riferimento: Le lettere di SCaterina da Siena, a cura di P. Misciattelli, Marzocco, Firenze 1939. Letteratura italiana Einaudi ...
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Su santa Caterina da Siena vedi anche (con il testo in pdf del Dialogo della Divina Provvidenza):



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