venerdì 25 aprile 2014

Succede oggi. Omofobia, no grazie


di Sara Nevoso
Succede oggi, ma proprio oggi, che il mio tenero numero due, durante uno dei discorsi con il mio
saggio numero uno, dica dolcemente: “e sai chi mi sposo io? Il mio papà!”.
La risposta arriva netta nel giro di due secondi: “Ma no! Sei uno sciocchino! Non si può! Si devono sposare un maschio e una femmina, se no non possono arrivare i bambini!”. Io ascolto interessata, in camera con loro (lo faccio sempre perché quei due mi danno un sacco di lezioni), e penso che il ragazzo se la sia cavata egregiamente. Il numero uno però, sempre alla ricerca di conferme, corre da me e mi chiede: “Mamma è vero?”.
Per un attimo mi immagino portavoce della risposta del nostro tempo:” Beh, non è
necessariamente così, tu semplifichi troppo le cose, e dietro la tua ingenua affermazione si cela una strisciante e pericolosa omofobia.
A volte due uomini, o due donne, possono sposarsi e, per quanto riguarda i bambini, possono trovare vie traverse per averne comunque”. Poi la mia risposta, sollecitata dall’impaziente saggio bimbo, arriva. “Sì, è vero”.