sabato 31 gennaio 2015

Mattarella eletto Presidente della Repubblica italiana Telegramma del Santo Padre Francesco








Pubblichiamo di seguito il testo del telegramma che il Santo Padre Francesco ha inviato al neo-eletto Presidente della Repubblica Italiana, On. Sergio Mattarella:
Telegramma del Santo PadreA SUA ECCELLENZA
ON. SERGIO MATTARELLA
PRESIDENTE ELETTO DELLA REPUBBLICA ITALIANA
PALAZZO DEL QUIRINALE
00187 ROMA
MI È GRADITO RIVOLGERLE DEFERENTI ESPRESSIONI AUGURALI PER LA SUA ELEZIONE ALLA SUPREMA MAGISTRATURA DELLO STATO ITALIANO E, MENTRE AUSPICO CHE ELLA POSSA ESERCITARE IL SUO ALTO COMPITO SPECIALMENTE AL SERVIZIO DELL’UNITÀ E DELLA CONCORDIA DEL PAESE, INVOCO SULLA SUA PERSONA LA COSTANTE ASSISTENZA DIVINA PER UNA ILLUMINATA AZIONE DI PROMOZIONE DEL BENE COMUNE NEL SOLCO DEGLI AUTENTICI VALORI UMANI E SPIRITUALI DEL POPOLO ITALIANO. CON QUESTI VOTI INVIO A LEI E ALL’INTERA NAZIONE LA BENEDIZIONE APOSTOLICA.


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Mattarella Presidente della Repubblica. Auguri e vicinanza della Conferenza episcopale italiana
Chiesa Italiana
 

L'elezione del Capo dello Stato rappresenta uno dei momenti più importanti della vita democratica, perché  garantisce un riferimento di unità per il popolo e per la Nazione. Nel salutare rispettosamente e con viva soddisfazione l’elezione di Sergio Mattarella, nel quale il Parlamento ha riscontrato le necessarie caratteristiche di (...)

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FRANCISCUS PP.
Sergio Mattarella è stato eletto Presidente della Repubblica Italiana. Un lungo applauso è scattato a Montecitorio quando è stato superato il quorum richiesto di 505 voti nel corso della quarta votazione. Il Parlamento a camere riunite lo ha votato il successore di Giorgio Napolitano a conclusione di un dibattito non privo di tensione all'interno della maggioranza. Sergio Mattarella è il 12° presidente della storia repubblicana italiana.  Nato a Palermo, il 23 luglio 1941, è stato deputato dal 1983 al 2008, prima per la Democrazia Cristiana e poi per il Partito Popolare Italiano e la Margherita. Più volte ha ricoperto l'incarico di ministro, mentre dal 2011 era giudice costituzionale di nomina parlamentare.  E' fratello minore di Piersanti, che nel 1980 fu assassinato da Cosa Nostra mentre era presidente della Regione Siciliana.