giovedì 25 giugno 2015

Revancsisti!

alsazia lorena

Dopo le dichiarazioni della senatrice Monica Cirinnà (v. infra) che ha definito la piazza del Family Day “revanscista e retrograda” siamo lieti di presentare i nuovi libri di Mario Adinolfi e Costanza Miriano.

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Roma, 24 giu. (askanews) - "Quella folla immensa di nonni, mamme, papà e bambini non merita davvero il disprezzo e le offensive caricature stereotipate della senatrice Cirinnà, a cui chiediamo delle scuse immediate". Lo afferma in una nota Filippo Savarese, portavoce della Manif Pour Tous Italia e membro del comitato Difendiamo i Nostri Figli promotore della manifestazione di sabato scorso in piazza San Giovanni a Roma, rispondendo alle dichiarazioni della senatrice del Pd che ha detto che sulle unioni civili "non ascolteremo la piazza revanscista e retrograda del Family Day".
"Il ddl sulle unioni civili - continua Savarese - non c'entra niente con l'estendere diritti a chi vuole convivere in pace e libertà, ma rottama il matrimonio legittimando la pratica dell'utero in affitto. Il popolo si sta ribellando a questa riforma ideologica della società, che non c'entra niente coi diritti civili. Siamo tutti pronti a tornare in piazza se il ddl Cirinnà non sarà stoppato".

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Intanto...

SCUOLA: QUAGLIARIELLO (NCD), OTTENUTO NO GENDER E SI A CONSENSO INFORMATO
“Nell’incontro di stamattina tra i senatori di Area Popolare e il ministro Giannini è stata dissipata ogni possibile confusione che avrebbe potuto essere ingenerata da ambiguità lessicali rilevate nel maxiemendamento sulla riforma della scuola”. Lo dichiara Gaetano Quagliariello, coordinatore nazionale di Ncd. “E’ stato escluso – prosegue - che qualsiasi riferimento alla teoria del gender possa essere oggetto di attività scolastiche extracurriculari (le sole oggetto del provvedimento all’esame del Senato, che non riguarda in alcun modo le attività curriculari). Soprattutto, sempre in merito alle attività extracurriculari di ogni tipo, è stata ribadita la tassatività del principio del consenso informato da parte delle famiglie. Stante l’impossibilità di modificare il testo del maxiemendamento, per decisione regolamentare assunta dal presidente del Senato, salvo che per rilievi di bilancio, il ministro Giannini si è impegnata a ribadire anche attraverso atti amministrativi di competenza del suo dicastero la cogenza di tali prescrizioni. Da parte nostra, dopo questo primo importante passo lavoreremo fin da ora, insieme alle organizzazioni promotrici della manifestazione di piazza San Giovanni, affinché il principio del consenso informato, cardine di ogni autentica libertà educativa, non sia solo una pratica burocratica ma sia scolpito in un testo di legge. Rivendichiamo intanto – conclude Quagliariello -, a dispetto dei profeti di sventura come Mario Mauro che nel tentativo di darsi una collocazione politica altrimenti assai confusa ribalta anche i dati oggettivi di realtà, di aver impedito che la teoria del gender facesse surrettiziamente ingresso nelle scuole italiane e che i genitori fossero estromessi dalle scelte educative per i propri figli”.
Simone Pillon