venerdì 28 agosto 2015

L'ULTIMO TRUCCO...




...DIRE CHE I CATTOLICI SONO D'ACCORDO

di Mario Adinolfi
Vi siete riposati? Bene, raccogliete le forze perché serviranno. La campagna orwelliana per farvi credere quel che non è ha assunto dimensioni industriali, nella comunicazione mainstream. Oggi è il turno de La Stampa che con un articolo surreale firmato da Francesco Maesano ci consente di leggere questo titolo: "Renzi apre al mondo cattolico: vicina l'intesa sulle unioni civili". Il tema è sempre il ddl Cirinnà, il metodo è il consueto: non raccontare fatti, ma inventarli come fossero accaduti per determinarne l'accadimento. Su La Croce ve lo spieghiamo ogni giorno: è il metodo con cui si punta a fiaccare la resistenza di chi resiste, dandolo già per sconfitto.
Nell'articolo de La Stampa il metodo si raffina, tocca il sublime. Viene raccontato addirittura un Renzi che "apre al mondo cattolico". Precisiamo. Non ci sono dichiarazioni di Renzi, non ci sono fatti, non c'è niente. Anzi, a un certo punto l'articolista spiega: "L’impianto della legge non verrà stravolto e conterrà le tre assi portanti disegnate dalla relatrice: l’estensione dei diritti sociali, la reversibilità per i membri della coppia unita civilmente e la stepchild adoption". L'estensore del pezzo, accorto, non usa la parola "pensione". Sa che quella roba genererà un ginepraio di imbrogli che renderà una bazzecola la storia delle false pensioni di invalidità, su cui ci siamo fatti onore nel mondo. Ma, soprattutto: l'apertura al mondo cattolico dov'è? Perché invece dell'articolo 29 citano l'articolo 2 della Costituzione, a fondamento delle unioni civili omosessuali? Lasciando però al senatore dell'Arcigay la possibilità di dichiarare un bambino comprato con l'utero in affitto all'estero come figlio di due papà, sancendo che le persone sono cose, i neonati possono essere oggetto di compravendita, le donne possono essere violate nella loro più profonda dignità, nella maternità che diventa una delle tante opzioni commerciali disponibili? Questa è "l'apertura al mondo cattolico"?
Il dramma è che con articoli come questo de La Stampa si ingenera nello stesso mondo cattolico la cosiddetta "sindrome da fatto compiuto", l'intenzione è farci cedere perché dovremmo ritenere impossibile costruire la resistenza. Noi su La Croce abbiamo detto una parola chiara: il ddl Cirinnà non è emendabile, non è riscrivibile va ri-ti-ra-to. Chi in Parlamento dovesse avallare eventuali compromessi da legulei, dopo essere stato in piazza San Giovanni ed avendo ricevuto da quel popolo un mandato preciso, tradirà quel popolo e quel mandato. Lo stesso Renzi, che per la verità non si è mai personalmente esposto mandando avanti sempre suoi emissari e facendo fare il lavoro di inondare di "suggerimenti" le redazioni dei giornali a chi quel lavoro lo sa fare, pagherà l'eventuale varo del ddl Cirinnà con l'opposizione durissima di milioni di famiglie e la loro ostilità. Avrà qualche tiepido applauso dalla comunità Lgbt e da qualche potere forte, ma in termini di consenso il suo progetto di "partito della nazione" ne uscirà fortemente compromesso e la sua crisi di consenso si aggraverà. Essendo stato, da deputato, un suo sostenitore gli consiglio caldamente, da amico, di non commettere questo gravissimo errore che potrebbe essere letale per la sua carriera politica. Se farà approvare addirittura la legittimazione della pratica dell'utero in affitto, all'ostilità per altre ragioni già manifesta dell'ala sinistra del suo partito, sommerà la disistima profonda di un segmento sociale molto ampio, composto da milioni di famiglie. Con conseguenze in termini di consenso pesanti e durature. Il partito della nazione non si costruisce contro le famiglie della nazione.
Dal punto di vista dell'informazione su La Croce noi continueremo a informarvi di tutte le quotidiane operazioni tese a costruire un orizzonte orwelliano da dittatura del pensiero unico. Sappiamo di essere i soli a farlo e ci sentiamo responsabilizzati per questo. Speriamo che però questo lavoro non sia un esercizio inutile.