martedì 24 novembre 2015

Pornografia sentimentale.



Le Iene, il veleno e il cioccolatino

di Emanuele Boffi
La grande scrittrice americana Flannery O’Connor diceva che «la pornografia è essenzialmente sentimentale». E la definizione calza a pennello per il servizio mandato ieri in onda dalle Iene su Italia Uno. Lo sapete, da queste parti pensiamo tutto il peggio possibile di loro (e non solo per la vicenda Stamina). Ieri sera, però, sono riusciti nell’impresa di superarsi, presentando un lunghissimo servizio (ben 26 minuti, lo trovate in internet, qui non lo linkiamo) sulla necessità di introdurre in Italia una legge sul fine vita.
L’aspetto grottesco non è tanto e solo che si è fatta una trasmissione a senso unico (e vabbè, che ti aspetti dalle Iene) con qualche battuta del solo Mario Melazzini a fare da contraltare. L’aspetto vergognoso non è tanto e solo che si sfruttino i malati terminali in maniera macabra e a fini commerciali (qui c’è uno che vuole farla finita – pubblicità – qui ce ne è un altro – pubblicità). L’aspetto orrendo non è tanto e solo che si mostri in prima serata una donna che si suicida. L’aspetto assurdo non è tanto e solo che si faccia consapevolmente un gran polverone al solo scopo di introdurre l’eutanasia in Italia facendo intendere che – tanto! – si fa già e che, anzi, se ci fosse una legge, la gente non si suiciderebbe in maniera così “sbagliata”, sconveniente e violenta.
L’aspetto veramente grottesco, vergognoso, orrendo e assurdo è che si presenti tutto questo come un atto decoroso, pulito, altruistico. Così si mostra la «dolcissima» Erika che passa il veleno e si manda in sottofondo la musichetta patetica. Si avvolge tutto con le lacrime, le belle parole, pure la morale sulla morte-che-è-una-cosa-naturale, il mazzo di fiori e, con un poco di zucchero, la pillola va giù. Perché dare solo l’intruglio mortifero sarebbe troppo anche per i nostri disincantati occhi di moderni. E così si dà il veleno, ma, tranquilli, subito dopo arriva il cioccolatino.
Va da sé che non si spenda una parola per raccontare cosa accade in Olanda e Belgio, paesi gran campioni d’eutanasia, che ormai non fanno più distinzioni tra malati e sani, giovani e vecchi, down e depressi. Perché la realtà va sempre in direzione opposta alla pornografia sentimentale. Invece le Iene non vogliono raccontarci qualcosa, vogliono solo trasmetterci un’emozione. Vogliono solo darci il veleno, e il cioccolatino.


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