sabato 21 gennaio 2017

Messaggio del Santo Padre Francesco al Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump



Messaggio del Santo Padre Francesco al 45mo Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump, in occasione del suo insediamento alla Casa Bianca

Sala stampa della Santa Sede
The Honorable Donald Trump
President of the United States of America
The White House
Washington, DC
Upon your inauguration as the forty-fifth President of the United States of America, I offer you my cordial good wishes and the assurance of my prayers that Almighty God will grant you wisdom and strength in the exercise of your high office. At a time when our human family is beset by grave humanitarian crises demanding farsighted and united political responses, I pray that your decisions will be guided by the rich spiritual and ethical values that have shaped the history of the American people and your nation’s commitment to the advancement of human dignity and freedom worldwide. Under your leadership, may America’s stature continue to be measured above all by its concern for the poor, the outcast and those in need who, like Lazarus, stand before our door. With these sentiments, I ask the Lord to grant you and your family, and all the beloved American people, his blessings of peace, concord and every material and spiritual prosperity.
FRANCISCUS PP.

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 TRADUZIONE COMPLETA IN ITALIANO DEL DISCORSO INAUGURALE DEL PRESIDENTE Donald J. Trump
"Presidente della Corte Suprema Roberts, Presidente Carter, Presidente Clinton, Presidente Bush, Presidente Obama, cittadini americani e del mondo: grazie. Noi, i cittadini d'America, siamo ora uniti nel grande sforzo nazionale di ricostruire questo Paese e restaurare le sue promesse a tutta la nostra gente.
Insieme, determineremo il futuro dell'America e del mondo per anni a venire.
Ci troveremo di fronte molte sfide e difficoltà. Ma riusciremo nel nostro scopo.
Ogni quattro anni, ci riuniamo su queste scalinate per trasferire in maniera ordinata e pacifica il potere, e siamo grati al Presidente Obama ed alla First Lady Michelle Obama per il loro grazioso aiuto nel corso di questa transizione. Loro sono stati magnifici.
La cerimonia di oggi, comunque, ha un significato molto particolare. Perchè oggi non stiamo semplicemente passando il potere da una Amministrazione ad un altra, o da un Partito ad un altro -- stiamo trasferendo il potere da Washington D.C. e darlo nuovamente nelle vostre mani, il Popolo Americano.
Per troppo tempo un piccolo gruppo di politici nella capitale del nostro Paese ha saccheggiato i ricavi del nostro governo, lasciando alla gente il costo da pagare. Washington ha fiorito su questo -- ma la gente non ha potuto condividere lo stesso benessere. I politici hanno prosperato -- ma i posti di lavoro sono andati via, e le fabbriche hanno chiuso.
L'estabilshment si è protetto da solo, ma non ha protetto i cittadini del nostro Paese. Le loro vittorie non sono state le nostre vittorie; i loro trionfi non sono stati i nostri trionfi; e mentre loro celebravano nella capitale della nostra nazione, le famiglie di questo Paese avevano ben poco da festeggiare.
Tutto questo cambierà -- iniziando da qui, proprio da qui, perchè questo momento è il vostro momento: dipende da voi.
E' nelle mani di coloro che si sono riuniti qui oggi e di tutti coloro che ci stanno guardando in tutta l'America. Questo è il vostro giorno, la vostra celebrazione. E questi sono gli Stati Uniti d'America, il vostro Paese.
Ciò che conta davvero non è quale Partito sia al governo, ma se il nostro governo sia controllato dalla gente. Il 20 gennaio 2017 verrà ricordato come il giorno in cui il popolo ha ripreso il controllo di questa nazione. Gli uomini e le donne dimenticate di questo Paese non lo saranno più. Da oggi in poi tutti vi ascolteranno.
Siete venuti in decine di milioni per partecipare a questo momento storico, qualcosa che non si è mai visto prima nel mondo. Al centro di questo movimento c'è una convinzione cruciale: che una nazione esiste per servire i suoi cittadini. Gli americani vogliono grandi scuole per i loro figli, quartieri sicuri per le proprie famiglie, e buoni posti di lavoro per se stessi. Queste sono richieste giuste e ragionevoli.
Ma per troppi nostri cittadini, esiste una realtà differente: madri e figli sono intrappolati in povertà nei quartieri più malfamati; rovine di industrie chiuse sono sparse per l'intera nazione come fossero pietre di un cimitero; il sistema scolastico è pieno di soldi, ma permette che i nostri giovani e bellissimi studenti non ottengano la conoscenza; ed il crimine, le gang, la droga hanno depredato troppe vite e tolto al nostro Paese molto del suo potenziale.
La carneficina americana finisce qui.
Siamo una nazione -- ed il loro dolore è il nostro dolore. I loro sogni sono i nostri sogni; ed i loro successi saranno i nostri successi. Condividiamo un suolo cuore, una sola casa ed un solo glorioso destino.
Il giuramento di oggi è un giuramento a tutti gli americani.
Per troppi decenni, abbiamo permesso alle corporation straniere di arricchirsi ai danni di quelle americane; abbiamo pagato le forze armate di altri Paesi mentre permettevamo che le nostre diventassero sempre più deboli; abbiamo difeso i confini di altre nazioni rifiutando di difendere i nostri; ed abbiamo speso trilioni di dollari oltreoceano, mentre le infrastrutture americane sono ridotte in rovina.
Abbiamo reso ricchi altri Paese, mentre il benessere, la forza e la fiducia di questo Paese sono scomparsi dietro l'orizonte.
Una per una le nostre industrie hanno chiuso e se ne sono andate altrove, senza neppure un pensiero per i milioni di lavoratori americani lasciati per strada. Il benessere della nostra classe media è stato sradicato dalle loro case e redistribuito nel resto del mondo.
Ma questo è il passato. E noi qui vogliamo solo guardare al futuro. Siamo riunioni qui per emettere un nuovo decreto che si sentirà in qualunque città, in qualunque capitale estera ed in qualunque centro di potere.
Da questo momento in poi, una nuova visione governerà il nostro Paese.
Da questo momento in poi sarà 'America First'.
Qualsiasi decisione prenderemo su commercio, tasse, immigrazione, politica estera, sarà presa per il bene dei lavoratori e delle famiglie americane. Dobbiamo proteggere i nostri confini da quei Paesi che costruiscono i nostri prodotti, ci rubano le nostre industrie e distruggono i nostri posti di lavoro. La protezione porterà a nuova prosperità e forza.
Io combatterò per voi con ogni respiro del mio corpo -- e non vi deluderò mai.
L'America tornerà a vincere, vincere come mai prima d'ora.
Riporteremo a casa i nostri posti di lavoro, i nostri confini, il nostro benessere ed i nostri sogni.
Costruiremo nuovi ponti, autostrade, aeroporti, tunnel, e ferrovie in questa nostra meravigliosa nazione.
Rimetteremo il nostro popolo al lavoro -- ricostruiremo il nostro Paese grazie al lavoro ed alle mani degli americani.
Seguiremo due semplici regole: comprare americano ed assumere americani.
Cercheremo amicizie e buoni rapporti con le nazioni del resto del mondo -- ma lo faremo comprendendo che è il diritto di tutti quello di mettere per primi i propri interessi.
Non cercheremo di imporre il nostro modo di vivere a nessuno, ma lo faremo risplendere in modo che diventi un esempio da seguire.
Rafforzeremo le nostre vecchie alleanze ne formeremo delle nuove -- ed uniremo il mondo civilizzato contro il terrorismo radicale islamico e lo cancelleremo totalmente dalla faccia della Terra.
Alla base delle nostre politiche ci sarà una totale fedeltà agli Stati Uniti d'America, ed attraverso la nostra lealtà verso il nostro Paese, riscopriremo la nostra lealtà verso gli altri.
Quando aprite il vostro cuore al patriottismo, non c'è spazio per il pregiudizio. La Bibbia ci dice, "come è bello e piacevole quando il popolo di Dio vive insieme unito".
Noi dobbiamo parlare chiaramente, dibattere i nostri disaccordi in maniera onesta, ma dobbiamo sempre cercare la solidarietà.
Quando l'America è unita, nessuno ci può fermare.
Non dovrebbe esserci nessuna paura -- noi siamo protetti, e saremo sempre protetti.
Siamo protetti dai grandi uomini e donne in uniforme e poliziotti, ed ancora più importante, siamo protetti da Dio.
Infine, dobbiamo pensare in grande e sognare ancora più in grande.
In America, noi sappiamo che una nazione vive solo quando combatte costantemente.
Non intendiamo più accettare quei politici che sono tutte parole e nessuna nazione -- che si lamentano sempre senza fare nulla per migliorare le cose.
Il tempo per le vuote parole è passato. Ora arriva il momento dell'azione.
Siamo all'inizio di un nuovo millennio, pronti a scoprire i misteri dello spazio, a liberare la Terra dalle malattie, ed a sviluppare le energie, le industrie e le tecnologie del domani.
Un nuovo orgoglio nazionale si farà sentire nella nostra anima, ci permetterà di andare avanti e di curare le nostre divisioni. E' tempo di ricordare quella vecchia massima che i nostri soldati non hanno mai dimenticato: che possiamo essere neri, scuri o bianchi, ma tutti abbiamo lo stesso sangue rosso di patrioti, tutti godiamo delle nostre gloriose libertà e tutti salutiamo la stessa grande Bandiera Americana.
E che un bimbo sia nato nella città di Detroit o nelle campagne del Nebraska, sempre lo stesso cielo sarà quello che vedranno, ed i loro cuori avranno sempre gli stessi sogni e loro sono infusi dal respiro della vita dello stesso onnipotente Creatore. 
Quindi voglio dire a tutti gli americani, in tutte le città grandi o piccole, vicine o lontane, da una montagna all'altra e da un oceano all'altro, queste parole: non sarete più ignorati.
Le vostri voci, le vostre speranze ed i vostri sogni definiranno il nostro destino americano. Ed il vostro coraggio, la vostra bontà ed il vostro amore ci guideranno per sempre nella nostra via.
Assieme, renderemo nuovamente forte l'America.
La renderemo nuovamente ricca.
Renderemo nuovamente fiera l'America.
Renderemo nuovamente sicura l'America.
E si, assieme, renderemo nuovamente grande l'America. Grazie a tutti. Che Dio vi benedica e benedica gli Stati Uniti".