martedì 6 giugno 2017

Può un cattolico votare Lega?




di Antonio Righi
“Quelli che sono a noi più congiunti, sono da amare maggiormente secondo la carità, sia perché sono amati più intensamente, sia perché sono amati sotto più aspetti” (san Tommaso d’Acquino)
Alle prossime amministrative, nella mia città di Verona, voterò Lega. Qualche amico mi ha chiesto: “come puoi, tu cattolico, votare Lega? Non ascolti il papa sull’immigrazione?“.
Vorrei rispondere qui a quell’amico, e a chi è interessato.
Voterò Lega proprio perchè cattolico, in quanto:
  1. tra i partiti che ci sono è certamente uno dei migliori (insieme ad alcuni altri), proprio per quanto riguarda il rispetto dei principi detti “non negoziabili” nei precedenti pontificati. La Lega ha votato contro la droga libera, contro l’utero in affitto, contro l’eutanasia, contro il gender nelle scuole… Il Pd e M5S, per esempio, hanno sempre votato a favore: sono dunque invotabili.
  2. La questione immigrazione non è questione di fede, e rivendico di poter utilizzare la mia ragione, e non la sociologia spesso a buon mercato dell’argentino. Benedetto XVI rivendicava il “diritto a non emigrare“, mentre gli immigrazionisti fanno dell’emigrazione un bene in sè. No, l’emigrazione è sempre un dramma, a) per chi è costretto a farlo per motivi validi, b) per chi è costretto ad emigrare, perchè coinvolto nel grande mercato di carne umana su cui stanno campando tante anime belle che fanno i soldi con la prostituzione, lo spaccio, i soldi dello Stato, e nascondono i loro interessi dietro parole come “accoglienza”, “solidarietà”…; c) per chi la subisce.
  3. la Chiesa ha sempre insegnato che lo Stato ha dei doveri: mantenere la sicurezza dei suoi cittadini; garantire la giustizia. Nel nostro paese la classe politica dominante sostiene che non vi sia alcuna emergenza immigrazione: di conseguenza non assicura la sicurezza, non controlla il territorio, non dà lavoro a chi entra, non distingue tra chi sacppa da una guerra o da una persecuzione (una piccola minoranza) e tutti gli altri … Così facendo non garantisce la giustizia, ma al contrario, fa prosperare l’ingiustizia: gli italiani pagano le tasse, sono sottoposti a mille balzelli, controlli… mentre agli immigrati è lasciata totale libertà; mentre si spendono, per cooperative, centri di accoglienza… miliardi di euro, i poveri italiani sono abbandonati, le pensioni e la sanità vengono continuamente tagliate. La giustizia viene dunque violata ogni giorno, essendoci cittadini di serie B, gli italiani, e cittadini di serie A, gli immigrati. Questo, a lungo andare, provoica guerre tra poveri e razzismo.
  4. San Tommaso e gli altri teologi insegnano che la carità va fatta con criterio: prima i vicini, poi, se e in quanto possibile, i lontani. L’ideologia immigrazionista è propalata da coloro che sino a ieri hanno lotatto per aborto, distruzione della famiglia, cancellazione delle nostre radici. Il loro odio per i vicini, per i prossimi, è sufficiente a far capire quanto è malato il loro presunto amore per i lontani.