lunedì 7 maggio 2018

Lo Spirito spinge Gesù e la Chiesa alla evangelizzazione...

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Lo Spirito conferisce autorità ed efficacia  alle parole di Gesù; quando Gesù parla succedono sempre cose: il paralitico si alza, il mare si calma, il fico si secca...

Lo Spirito dà forza a Gesù, soprattutto per non abbattersi, cfr. i 4 canti del Servo...

Allo stesso modo lo Spirito conferisce autorità ed efficacia alla Parola della Chiesa; allo stesso lo Spirito dà forza alla Chiesa perchè non si abbatta...

Luca 4,14

Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo...

Luca 7,22

I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi vengono sanati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunziata la buona novella...


Isaia, 42, 4

Proclamerà il diritto con fermezza;
non verrà meno e non si abbatterà...

Luca 4,18s

 Lo Spirito del Signore è sopra di me (1);
per questo mi ha consacrato con l'unzione,
e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio (2),
per proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
per rimettere in libertà gli oppressi,
 e predicare un anno di grazia del Signore.


(1): Si può intendere di Gesù e della Chiesa.

(2): Il contenuto di questo lieto annunzio (il "Kerygma") è il nucleo germinativo della Chiesa ed è propriamente ciò che il N.T. chiama "la spada dello Spirito", cioè la Parola di dio viva, efficace, che penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, cfr. Eb. 4, 12. E' lo strumento di cui si serve lo Spirito Santo per operare il miracolo della venuta di un uomo alla fede, per farlo "rinascere dell'alto". Tale parola è quella che pronunzia san Paolo in Rm. 10, 9s.

 "Vicino a te è la parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore: cioè la parola della fede che noi predichiamo.  Poiché se confesserai con la tua bocca che Gesù è il Signore, e crederai con il tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo.  Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza".

Quella parola è dunque l'esclamazione "Gesù è il Signore!". Quello che nella predicazione di Gesù era l'esclamazione: "E' venuto il Regno di Dio!", ora nella predicazione degli apostoli lo è l'esclamazione "Gesù è il Signore!". E tuttavia tra i due evangeli - quello di Gesù e quello degli apostoli - non c'è opposizione, ma continuità perfetta, perchè dire "Gesù è il Signore!" è come dire che in Gesù crocifisso e risorto si è finalmente realizzato il Regno e la sovranità di Dio sul mondo. La proclamazione "Gesù è il Signore!" beninteso non costituisce da sola l'intera predicazione, ne è però l'anima e per così dire il Sole che la illumina. 
Nel Kerygma si attua il misterioso passaggio dalla storia all'oggi e al "per me". Esso infatti proclama che gli eventi narrati non sono fatti del passato chiusi in se stessi, ma sono realtà che agiscono anche al presente: Gesù crocifisso e risorto è, ora e qui, il Signore; Egli vive per lo Spirito e regna su tutto! Venire alla fede è esattamente l'improvviso e stupito aprire gli occhi a questa luce. E' il famoso "rinascere dallo Spirito" o il passare dalle tenebre alla Luce. Il dono dello Spirito è legato a questo momento; è Lui infatti che rende presente e vivo Gesù nel cuore di chi accoglie il Kerygma e gli infonde, nel battesimo, una vita nuova, mediante il pentimento e il perdono dei peccati, cfr. At. 2, 38.
Vito Valente